Cure palliative, Trizzino: "Serve una corretta comunicazione"

Cure palliative, Trizzino: “Serve una corretta comunicazione”

Il fondatore della Samot parla del ruolo della comunicazione

PALERMOGiorgio Trizzino, fondatore della Samot, esprime la sua soddisfazione per il riconoscimento della valenza del ruolo della comunicazione nell’ambito delle cure palliative emersa in questi giorni attraverso i media.

“La Samot già dall’inizio della sua attività al fianco dei malati oncologici e di tutti gli altri malati ha sperimentato che ascoltare ed interpretare i bisogni delle persone che soffrono è il modo migliore per accompagnare tutte le fasi dell’assistenza – afferma – . È imperativo che le equipe domiciliari abbiano competenze specifiche nell’ambito della comunicazione“.

“Corretta comunicazione uno strumento necessario”

“Samot ha sempre fatto in modo che la corretta comunicazione rappresenti lo strumento necessario per permettere alla persona di elaborare la propria condizione di malattia e mettere in atto meccanismi di adattamento funzionale. La comunicazione della diagnosi rappresenta il primo atto di questo processo e la modalità con cui essa avviene ha un impatto determinante sul modo in cui il malato affronterà il percorso terapeutico”, continua Trizzino.

“La letteratura scientifica segnala da più parti le carenze formative dei medici e del personale assistenziale in merito ai processi comunicativi e allo sviluppo delle relative competenze – conclude – . La Samot ha formato in tal senso migliaia di operatori ad aiutare il paziente a comprendere ciò che vuole o non vuole in termini di informazione. Sono stati utilizzati per questo specifici protocolli. Una buona comunicazione in cure palliative non va tuttavia confusa e deviata in una modalità pubblicitaria”.


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