Da villaggio di capanne a resort | Riapre il Club Med di Cefalù FOTO - Live Sicilia

Da villaggio di capanne a resort | Riapre il Club Med di Cefalù FOTO

(Foto Facebook Vincenzo Lombardo)

L'inaugurazione con il presidente Giscard d'Estaing. Manifestazione degli ex dipendenti. LE FOTO

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PALERMO – Da villaggio di capanne a resort di fascia alta. Dopo 61 anni il fascino è rimasto quello del “Village Magique” acquistato nel 1957 ma ora il Club Med di Cefalù ha fatto un salto di qualità diventando il simbolo delle nuove strategie del gruppo francese, il primo Exclusive Collection Resort del Mediterraneo: una struttura a cinque tridenti. E nel giorno della riapertura si sono presentati davanti ai cancelli del Club Med alcune decine di ex dipendenti del resort che protestavano con cartelli, bandiere e striscioni perché, dopo la chiusura nel 2005, non sono stati più riassunti. L’accordo per il rientro in servizio era stato disdetto dalla società nel 2010 e il giudice del lavoro ha ora respinto il ricorso presentato tramite il sindacato Uiltucs.

“Siamo orgogliosi di avere coronato il sogno della rinascita di un mito”, ha detto il presidente del Club, Henri Giscard d’Estaing, nella cerimonia di riapertura del resort  dopo una ristrutturazione costata quasi 90 milioni. La risposta del mercato, stando ai dati presentati, è stata molto favorevole: le prenotazioni per la stagione estiva arrivano già all’80 per cento della capacità ricettiva. “Quando il villaggio venne inaugurato nel 1957 – ha ricordato Giscard d’Estaing – divenne presto un’icona dello spirito originale Club Med. Oggi viene scritta un nuova pagina della sua storia in Italia, con cui si è creato un forte legame di amore e di passione”. Per gestire le oltre 300 camere, i servizi, una villa settecentesca, tre ristoranti, verranno impiegate 400 persone e altre centinaia troveranno posto nelle società che forniscono i servizi esterni.

“Con la riapertura del Club Med si dà forma a un sogno e si compie un passo di fondamentale importanza per il futuro di Cefalù”, ha detto il sindaco Rosario Lapunzina rivolgendosi al presidente del gruppo francese, Henri Gistard d’Estaing, a cui ha conferito la cittadinanza onoraria. “Il resort – ha aggiunto Lapunzina – non è soltanto la più importante infrastruttura turistica di questa tipologia in Europa: è una scommessa vinta, un modello di sviluppo per il turismo, un punto di svolta per Cefalù, un auspicio per l’intera Sicilia”.

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Ai vecchi dipendenti che manifestavano davanti ai cancelli del resort la società ha fatto sapere che si avvierà una fase di valutazione dei profili adeguati ai nuovi standard del Club. Così ha risposto Giscard d’Estaing alle sollecitazioni venute anche dal vescovo Giuseppe Marciante, dal sindaco Rosario Lapunzina, dal presidente dell’Ars (il parlamento regionale siciliano) Gianfranco Micciché e dal vice presidente della Regione, Gaetano Armao. “Oggi si compie un passo fondamentale per il futuro di Cefalù”, ha riconosciuto il sindaco Lapunzina che ha consegnato al presidente del gruppo francese la cittadinanza onoraria. Ora si riaprono le porte per i turisti. Troveranno, ha auspicato il vescovo, “benessere fisico ma anche spirituale”.

“Al di là dei politici che, chi più chi meno, si sono impegnati, la persona che in assoluto ha fatto di più per la riapertura del Club Med è Henri Giscard d’Estaing. Gliene siamo infinitamente grati, perché grazie alla sua testardaggine e al suo coraggio oggi riapre un resort che darà tante possibilità di lavoro e che rappresenta una grande opportunità di sviluppo per questa regione”, ha detto il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè. “Ricordo le lunghe nuotate da adolescente – ha detto – per venire nella spiaggia del Club Med, e ora è arrivato il momento di ripartire”. Il presidente dell’Ars ha lanciato, infine, un messaggio agli ex dipendenti che stamattina hanno protestato davanti ai cancelli del Club: “Diamo al Club Med la possibilità di lavorare tranquillamente. La politica s’impegnerà a trovare una soluzione”.

“Questa gente – ha detto Marianna Flauto, segretaria generale di Uiltucs Sicilia – reclama il diritto di precedenza nella reintegrazione. Sono disponibili anche a svolgere mansioni inferiori a quelle di prima”. La società e lo stesso presidente Henri Gistard d’Estaing hanno dato la disponibilità a valutare una possibile collocazione degli esclusi tenendo conto però dei profili professionali e delle competenze individuali.


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