Dai rifiuti al mercatino abusivo| "Una estate d'inferno a Ballarò" - Live Sicilia

Dai rifiuti al mercatino abusivo| “Una estate d’inferno a Ballarò”

Il regolamento per l'area utilizzata dagli ambulanti è in arrivo, ma le proteste non si placano.

PALERMO – “Ci dicono che il regolamento per il mercato è ormai alle porte, ma ci attendono altri mesi estivi da incubo”. Chi abita all’Albergheria torna sul piede di guerra e punta ancora una volta il dito contro le decine di ambulanti abusivi che quotidianamente collocano le proprie bancarelle nel quartiere. Il mercatino “dell’illegalità”, come annunciato dall’amministrazione comunale, presto sarà regolamentato, ma i residenti temono di dovere ancora convivere a lungo con abusivi e montagne di rifiuti.

“Dopo mezzogiorno è l’inferno – dice Rosaria Carramusa -. Vanno via e lasciano la merce, se così possiamo chiamarla perché sempre di dubbia provenienza, in ogni angolo. Abiti, piccoli elettrodomestici, mobili, rifiuti pesanti, vengono abbandonati per strada. Viviamo ormai in una discarica a cielo aperto e con il caldo siamo invasi dai cattivi odori”. Anni di proteste, di segnalazioni, di raccolte firme. Ma la soluzione potrebbe adesso essere dietro l’angolo con una “rivoluzione” che dovrebbe trasformare l’area in un mercato dell’usato regolamentato da linee guida prestabilite.

Dal 2015 ad oggi, sono state diverse le proposte da parte della circoscrizione, dei residenti e della parrocchia per recuperare lo spazio pubblico, ma nessuna si è fino ad adesso concretizzata. “E a pagarne le spese siamo sempre stati noi – rincarano la dose i residenti – che con la periodica emergenza rifiuti mettiamo più che mai a rischio pure la nostra salute”. Negli anni non sono mancate anche le operazioni congiunte delle forze dell’ordine, che nel corso dei Cit – i Controlli integrati del territorio – hanno fatto scattare multe, sequestri, denunce e arresti per ricettazione.

Dopo pochi giorni, però, gli abusivi sono sempre tornati in azione. “Qui nessuno dice che gli ambulanti non devono lavorare – aggiunge Maurizio Giaconia – ma è necessario, oggi più che mai, dare regole certe e definitive da rispettare. Qui è terra di nessuno”. Le linee guida su cui si baserà il regolamento sono già state approvate dalla giunta comunale e prevedono una sperimentazione di sei mesi, prorogabili fino a quando il Consiglio comunale non avrà dato il via libera all’apposita normativa.

Sono previsti circa trecento stalli, la loro gestione sarà affidata a un soggetto identificato mediante bando pubblico, a cui tutti gli ambulanti potranno partecipare. “I soggetti ammessi a partecipare all’attività di vendita e scambio – è stato precisato dal Comune – saranno tutti coloro che risultino regolarmente iscritti al soggetto gestore del mercato, che non svolgono attività commerciale in modo professionale e che non siano titolari di autorizzazioni per l’esercizio di commercio in sede fissa o su aree pubbliche, ovvero artigiani che vendono i propri prodotti in forma imprenditoriale o professionale. Possono inoltre partecipare all’attività di mercato gli artigiani, i restauratori, i collezionisti e altri soggetti che non svolgano l’attività come principale (ovvero gli operatori non professionisti)”.

Lo scambio potrà riguardare alimenti, arredi, piccoli elettrodomestici propri o donati da terzi di poco valore. I partecipanti sono suddivisi in base agli oggetti che espongono e distinti in due categorie: operatori non professionali mobilieri e operatori non professionali di oggettistica varia”. “Non ci resta che attendere – concludono i residenti – e sperare che tutto ciò avvenga. Non possiamo continuare ad accettare di vivere nel regno dell’illegalità”.


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