D'Alia: "Messina ha potenzialità| Rischio default evitato" - Live Sicilia

D’Alia: “Messina ha potenzialità| Rischio default evitato”

Il ministro D'Alia, Giovanni Ardizzone e Patrizia Valenti

Il ministro per la Pubblica amministrazione e Semplificazione, a margine dell'incontro alla sala Visconti di Messina sulla Città metropolitana: "Abbiamo dato grande collaborazione nel decreto legge del fare affichè comuni come quello di Messina non vadano in default".

Il ministro della pubblica amministrazione
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MESSINA – “Come tutte le amministrazioni anche questa ha avuto bisogno di un periodo di rodaggio, ma ora ci aspettiamo fatti concreti. Anche noi abbiamo dato grande collaborazione nel decreto legge del fare poiché per iniziativa del governo centrale è stata introdotta una norma che consente al comune di Messina di non andare in default. Ora ci auguriamo che l’amministrazione sia nella condizioni di fare quelle cose che servono per rilanciare l’azione in questa città”. L’ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione e Semplificazione, Gianpiero D’Alia, a margine dell’incontro alla sala Visconti di Messina sulla Città metropolitana.

“Messina – ha aggiunto – è una città che ha tante potenzialità e risorse, ha bisogno di aprire una grande discussione pubblica, che oggi non vediamo e per questo la stiamo stimolando. Su questo l’amministrazione della città dovrebbe essere più sveglia e attenta”.

 “A mio avviso la Città metropolitana è una grande opportunità per Messina. Siamo in una fase di riordino complessivo del sistema amministrativo con l’abolizione delle Province e appunto la riconsiderazione delle città metropolitane”. L’ha detto il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, durante l’incontro a Messina sulle prospettive di sviluppo della Città metropolitana.

“Ne sono state istituite 10 in Italia – ha proseguito Ardizzone – e tra queste la nostra dirimpettaia Reggio Calabria. Sfruttiamo questa opportunità, apriamo il dibattito con forze imprenditoriali e sindacali. I comuni limitrofi devono comprendere che non si tratta di un assorbimento all’interno di quello di Messina, ma di un potenziamento grazie a nuove opportunità”.

“Il Consiglio comunale di Messina organizzi nelle prossime settimane una seduta aperta per dibattere sul tema della Città metropolitana: una possibilità irrinunciabile per il futuro di Messina e dell’intera area dello Stretto”, ha aggiunto il ministro D’Alia. “Dobbiamo aprire un dibattito – ha spiegato – che coinvolga la politica, fuori da ogni colore di partito, i cittadini, le forze sociali, sindacali, imprenditoriali, gli ordini professionali, così da redigere una proposta da affidare ai nostri deputati regionali, per scrivere insieme la legge che vogliamo per i nostri territori”.

“Non abbiamo bisogno di province rachitiche o di liberi consorzi – ha aggiunto – ma dobbiamo lavorare per il rilancio e la crescita delle municipalità. La nascita dei consorzi dei Comuni, inoltre, non cancellerà l’identità dei piccoli comuni, ma, questi ultimi aggregandosi, avranno più possibilità di agire sui territori, guadagnare autonomia economica e amministrativa con la possibilità di crescere, valorizzando le proprie specificità”. D’Alia, inoltre, ipotizza tre grandi città metropolitane così pensate:

“Palermo, capitale della Sicilia, deve avere più poteri e autonomia; Catania città metropolitana dei distretti produttivi; Messina città metropolitana dell’area dello Stretto, insieme a Reggio Calabria, con molti servizi organizzati e gestiti direttamente dalle due città”.


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