Dallo scaffale al palcoscenico, Marco Pupella mette in scena Joe Petrosino - Live Sicilia

Dallo scaffale al palcoscenico, Marco Pupella mette in scena Joe Petrosino

Sarà in scesa il 6 e il 7 maggio al teatro Sant'Eugenio
LO SPETTACOLO
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PALERMO – Al teatro Sant’Eugenio il 6 e 7 maggio in scena ‘’Joe Petrosino e il delitto del barile’’, scritto e diretto da Marco Pupella.

L’opera teatrale inedita è liberamente tratta dal romanzo “Joe Petrosino. Il mistero del cadavere nel barile” del giornalista Salvo Toscano, ed andrà in scena il sabato alle ore 21 e la domenica alle ore 17.45

Il romanzo è basato su una storia vera che vide il grande poliziotto italoamericano Joe Petrosino affrontare la prima famiglia mafiosa di New York, in anni in cui gli italiani in America, da ‘migranti’, vissero sulla propria pelle il pregiudizio e la discriminazione.

La produzione teatrale, chiude la stagione del teatro Sant’Eugenio e vedrà in scena gli attori: Massimo Pupella, Massimiliano Sciascia, Leonardo Campanella, Federico Cimò, Valentino Pizzuto, Daniela Pupella, Mirko Ingrassia, Fabiola Arculeo, Luciano Sergiomaria, Franscesco Grisafi, Nando Chifari e Vincenzo Aiello. Fonica a cura di Giuseppe Borruso, e progetto luci di Alessandro Pupella.

Mettere in scena un’opera letteraria impone di selezionare le parti della sceneggiatura del libro su cui ci si vuole focalizzare, come è stato lavorare sul romanzo di Salvo Toscano?

“Il lavoro è stato complesso da 300 pagine del romanzo a 40 di copione – racconta il regista Marco Pupella -. Mi sono focalizzato sui personaggi più significativi mantenendo il messaggio dell’autore“.

“Ho caratterizzato alcuni personaggi” – continua il regista – “scegliendo di raccontarli quasi privi della loro drammaticità, preferendo ridicolizzarli attraverso i caratteri della commedia”

Come vi siete incontrati tu e Salvo Toscano, l’autore del romanzo?

“Questa avventura è nata grazie al professore Lino Buscemi, ci ha presentati e così è nato il progetto. Salvo ha letto il copione, ma non ha ancora visto nessuna prova“. 

Chi ha letto il libro cosa deve aspettarsi della messa in scena?

“Si dice sempre che è meglio il libro del film o dello spettacolo teatrale, perché ognuno di noi è regista di se stesso nella lettura del libro. Aspetto i commenti del pubblico”.

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