Il Satiro danzante vola a Londra | Granata: "Un rischio inutile" - Live Sicilia

Il Satiro danzante vola a Londra | Granata: “Un rischio inutile”

Il vicecoordinatore di Fli: "L'opera è troppo fragile, un errore spostarla". L'assessore ai Beni culturali Trigilio assicura: "Il trasferimento avverrà in totale sicurezza". Ma l'ex soprintendente di Trapani, Sebastiano Tusa avverte: "Per la statua un trauma eccessivo".

LA SCULTURA CUSTODITA A MAZARA DEL VALLO
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Il Satiro danzante è pronto per sbarcare oltre la Manica. Ma è polemica. La celebre scultura custodita a Mazara del Vallo, infatti, presto volerà a Londra, dove sarà una delle attrazione principali della mostra “Bronze” in programma alla Royal Academy of Arts dal prossimo 15 settembre fino al 9 dicembre. La statua siciliana, alla quale è dedicata un’intera sala, aprirà l’esposizione che presenta i capolavori bronzei provenienti da tutto il mondo. Assieme al Satiro partirà per la capitale britannica anche l’Ariete di bronzo del museo Salinas di Palermo.

La mostra rientra nell’ambito di un protocollo d’intesa siglato tra l’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana e l’importante istituzione culturale inglese. Ma la scelta di far viaggiare la fragile scultura, ha già sollevato più di un dubbio. Il vicecoordinatore di Fli Fabio Granata, infatti, attacca: “Un rischio inutile”.

Ma la decisione è stata presa mesi fa. E vede d’accordo, dopo alcuni tentennamenti, anche l’amministrazione comunale di Mazara. Il sindaco Nicola Cristaldi, infatti, ha commentato: “Il nome della nostra città sarà ben in vista sia nella mostra di Londra che su tutti i maggiori media inglesi ed internazionali, con l’esatta denominazione ‘Satiro Danzante di Mazara del Vallo’. Ciò rappresenterà un grande vantaggio d’immagine”.

Sarà. Ma il rischio è legato allo spostamento della fragile scultura. Della pericolosità del viaggio del Satiro è convinto ad esempio Sebastiano Tusa, fino a pochi mesi fa soprintendente ai Beni culturali della provincia di Trapani (poi sostituito da Paola Misuraca): “Ritengo, ma la mia è un’opinione personale, affrettata la scelta di trasferire il Satiro a Londra. Ho sempre pensato – aggiunge – che le nostre opere debbano girare, ma questa opera merita qualche attenzione in più per la sua elevatissima fragilità. Il Satiro insomma, non andrebbe mosso mai. Non solo in questo periodo, in cui, magari può rappresentare anche un’attrazione per i turisti, ma anche nel resto dell’anno”.

E in realtà, anni fa la scultura fu considerata “inamovibile” da un decreto dell’allora assessore Lino Leanza. Un sorta di decreto “a termine”, però, ignorato dagli assessori che si sono succeduti. E in effetti, solo negli ultimi anni, il Satiro è già volato altrove: come nel 2005 quando fu trasferito addirittura in Giappone per l’Expo universale.

“I rischi nello spostamento del Satiro – spiega Tusa – sono legati alla collocazione, assai peculiare: la scultura infatti poggia su una ragnatela d’acciaio con cuscinetti in neoprene, che consentono di scaricare il peso su diversi sostegni. Lo smontaggio di questa ragnatela – prosegue Tusa – è molto complesso, e andrebbe compiuto quattro volte. Secondo me è un trauma eccessivo”.

Non la pensa così, ovviamente, l’assessore regionale ai Beni culturali Amleto Trigilio: “Il trasporto del Satiro avverrà in totale sicurezza, così come ci è stato garantito. Abbiamo voluto rispettare l’impegno anche perché l’esposizione è curata da un ente artistico prestigioso e propone opere di altissimo valore. In cambio avremo la possibilità di ammirare in Sicilia alcuni tra i capolavori custoditi alla Royal Academy. Ma, nei prossimi giorni, emanerò una direttiva per regolamentare la materia dei prestiti che devono essere approvati solo in caso di iniziative di grande respiro internazionale, come appunto questa manifestazione. Spesso, infatti, si è abusato del sistema dei prestiti: chi vuole godere delle nostre bellezze deve farlo a casa nostra”.

Ma secondo Fabio Granata, la Regione dovrebbe iniziare da subito questa “stretta” ai viaggi delle proprie opere. “Bisogna promuovere – ha detto Granata – la cultura e le testimonianze storiche e archeologiche della Sicilia nel mondo per attrarre e incuriosire viaggiatori, e non prestarle sottoponendole a rischi seri e con risultati inutili. Da responsabile della cultura siciliana – ha aggiunto – mi opposi al prestito delle grandi opere e dei reperti più importanti e continuo ad essere contrario e invito la Regione a tornare sui suoi passi, sia per i rischi che per l’inutilità del prestito per la nostra Sicilia”.

Il programma del Satiro prevede il viaggio a Londra del Satiro e dell’Ariete e l’arrivo in Sicilia – a dicembre – di una selezione di opere d’arte moderna e contemporanea della collezione della Royal Academy che saranno esposte prima a Mazara del Vallo e poi a Palermo.

Nel frattempo, con la collaborazione della Fondazione Orestiadi, sarà allestita nel museo del Satiro – a partire dalla fine di settembre – la mostra archeologica “Islam in Sicilia”, attualmente a Gibellina. Da marzo-aprile del 2013, infine, la collaborazione tra la Royal Academy e la Sicilia proseguira’ con un ulteriore scambio: in Sicilia (a Mazara e a Palermo) arriveranno alcune opere dell’800 inglese mentre a Londra saranno ospitate opere siciliane dello stesso periodo.


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