Alla vigilia dell’esordio del Palermo nel campionato di serie A, arriva una stangata per quindici tifosi palermitani colpiti dal Daspo (Divieto di Accedere alle manifestazioni Sportive) su provvedimento del questore di Palermo, Alessandro Marangoni. Nove dei quindici destinatari del provvedimento sono accusati di avere esploso mortaretti, acceso diversi fumogeni e minacciato stewards all’interno della Curva Nord inferiore dello stadio “Renzo Barbera”: le restrizioni dureranno 5 anni per 6 di loro, 3 anni per gli altri tre supporter rosanero.
Un altro giovane tifoso è stato colpito da un divieto valevole per due anni, in relazione alla vendita di biglietti senza la prevista autorizzazione. Il divieto avrà una durata di un anno per un giovane che si è reso invece responsabile di avere fatto ingresso allo stadio senza biglietto.
L’avere provocato lesioni ed opposto resistenza ad un Pubblico Ufficiale, è valso invece un divieto di cinque anni ad un tifoso 67enne. Uguale durata avrà il divieto notificato ai tre supporter tratti in arresto per avere tentato di venire in contatto con i tifosi del Maribor nei pressi dell’albergo di piazza Rivoluzione, dove questi ultimi avevano deciso di trascorrere la notte prima di ripartire.
In quella circostanza, sono stati arrestati Giacomo Benigno, Nicolò Buscemi, Matteo De Lisi e Vincenzo Calzetta. Su De Lisi gravava già un Daspo di cinque anni, per Benigno e Buscemi il divieto aveva una durata di tre anni. Per i fatti contestati legati al post Palermo-Maribor, il questore di Palermo ha disposto un Daspo di cinque anni per Benigno, Buscemi e Calzetta, un’aggravante del precedente.
A prescindere dalla durata, i provvediemtni Daspo prevedono la presentazione negli uffici di polizia nei giorni in cui il Palermo gioca in casa, mezz’ora dopo l’inizio e mezz’ora prima della fine, nonché nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo quando il Palermo gioca fuori casa.