Ddl collegato, sindacati proclamano mobilitazione: 'Basta attese'

Ddl collegato, sindacati proclamano mobilitazione: ‘Basta attese’

Le sigle parlano di "fatto gravissimo"

PALERMO – “Nel corso dei lavori dell’ARS per l’approvazione del collegato alla finanziaria, è accaduto un fatto gravissimo”, dichiarano i segretari regionali e generali dello organizzazioni sindacali di Cgil Fp, Cisl Fp, Cobas Codir, Sadirs, Siad-Csa, Ugl Aut e Uil Fpl. Secondo i sindacati “sembrerebbe che le norme sul personale non siano state poste in votazione per mancanza di copertura finanziaria”.

Le sigle parlano di “fatto gravissimo: si tratta delle risorse necessarie per la riclassificazione e le progressioni verticali del personale. Ogni promessa del governo ad oggi è stata disattesa. Serve subito una riforma della pubblica amministrazione per dare risposte concrete ai cittadini e per fare ciò serve investire seriamente sul personale e sulle politiche del lavoro”.

La mobilitazione

Proclamata la mobilitazione generale del personale regionale. “Ad oggi – aggiunge la nota dei segretari regionali dei sindacati – è prevalso il senso di responsabilità di sindacati e lavoratori, ma adesso è arrivato il momento di dire basta. Per tale motivo sono state annunciate una serie di iniziative a partire da un’assemblea unitaria di protesta di tutti i quadri sindacali, da tenersi entro la prima decade di luglio, per programmare e concordare tutte le iniziative da mettere in campo in sede territoriale con tutti i lavoratori”.

“Basta false promesse che ledano la dignità dei lavoratori”

“Le organizzazioni sindacali fanno inoltre sapere che supporteranno e tuteleranno in ogni sede, tutti lavoratori in atto gravati da compiti superiori senza alcun riconoscimento e, altresì, inviteranno tutti i lavoratori ad attenersi, scrupolosamente, alle proprie mansioni per dimostrare al governo quanti svolgono mansioni superiori”.

Le organizzazioni sindacali non sono più disponibili ad accettare false promesse che ledano la dignità dei lavoratori. “Non siamo più disposti ad attendere e per tale motivo – concludo i sindacalisti- metteremo in atto ogni forma di proteste utile compreso la proclamazione dello sciopero generale di tutti lavoratori”.


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