CATANIA – Francesco De Gregori in Sicilia. C’è molta attesa per i due concerti isolani del Principe. Si parte questa sera al teatro Politeama di Palermo e si prosegue domani sul palco del Metropolitan di Catania. Il “Viva Voce Tour” sbarca in Sicilia e ci consegna il doppio album, certificato disco di platino, dove rivisita con arrangiamenti inediti ventotto tra i più importanti e significativi brani del suo repertorio. “Questo nuovo disco non sottrae nulla al passato”, spiega il cantautore romano. “Non è come se, diciamo, Picasso si aggirasse di notte a casa di quelli che hanno comprato i suoi quadri e glieli ritoccasse contro la loro volontà cambiando un segno o un colore qua e là, o magari anche solo sostituendogli la cornice”. I fan, insomma, non hanno nulla da temere. “Io non vado a casa di quelli che conservano Rimmel o La donna cannone sotto al cuscino e glieli sostituisco di nascosto: VivaVoce è solo musica in più”.
Una premessa importante per un cantautore molto amato dal pubblico, che ha scritto capolavori senza tempo e che, da vero artista, sa scommettersi e rischiare. Del resto l’assenza di certezza è il quid in più che ritroviamo nei suoi testi. “Alice”, “La donna cannone” (in una nuova versione che vede la collaborazione di Nicola Piovani che ne ha arrangiato e diretto gli archi), “La ragazza e la miniera” (arrangiata e realizzata da Ambrogio Sparagna con l’Orchestra Popolare Italiana), “La leva calcistica della classe ‘68” sono solo alcuni dei brani rivisitati dall’artista. Del resto “un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo, dalla fantasia”. E il Principe in questo è un vero fuoriclasse. “E’ quello che mi dovevo come artista, visto che ho passato una lunga parte della mia vita a veder cambiare queste canzoni sotto le mie mani e sotto quelle dei musicisti che mi accompagnavano. E questo cambiamento volevo testimoniarlo” spiega De Gregori che sul palco del Metropolitan canterà un’altra chicca di “Viva Voce”: la cover del brano “The future” di Leonard Cohen.
