Non c’è mai stata una Giunta che parla senza appunti. Do 10 a tutti i componenti. Non abbiamo fatto business e non abbiamo rappresentato le lobby. Do 10 e lode a Basile, un direttore generale che non ha chiesto interviste e ha svolto un lavoro delicato con umiltà. Lui ha fatto la differenza. Nessuno della mia squadra ha messo le mani sulla marmellata e ne sono orgoglioso. Mai in questa città c’è stato qualcuno che ha scritto di materia contabile, rimettendosi a giudizio degli altri. Lo potete dire una volta per tutti che siamo stati bravi. Sono diventato Sindaco della Città di Messina perché sono stato bravo a farlo senza sostegno dei partiti. Non fatevi venire i mal di pancia se sono il politico più seguito in Sicilia e il 19esimo più seguito sui Social in Italia. È il valore aggiunto che mi ha permesso di candidarmi anche alla presidenza di questa Regione”. Così Cateno De Luca aspirante “Sindaco della Sicilia o” sindaco dei sindaci” come si è dichiarato lui stesso questa mattina all’ex Chiesa di Santa Maria Alemanna, dove ha snocciolato insieme ai suoi ex assessori, già neo designati per la nuova legislatura e il candidato a sindaco Federico Basile, i risultati di fine mandato (dal 26 giugno 2018, fino all’ultimo giorno, lo scorso 14 febbraio). Una relazione di oltre 450 pagine riassunta in una sorta di “Bignami” per i giornalisti ed inviata anche anticipatamente per poterla visionare, prima di commentarla oggi in conferenza stampa.
Le precisazioni ed exploit di De Luca
Quattrocento pagine di relazione meritano un focus sulle capacità di risanare una città, secondo De Luca. E non di certo considerazioni del genere “perché non ho candidato a sindaco Matilde Siracusano invece di Basile”. Lui oggi esce di scena ma è candidato alla Presidenza del Consiglio Comunale. “Farò la mia campagna elettorale e me ne vado sereno – afferma – . Comincio da Catania il prossimo 10 marzo. Mentre la carovana parte l’8 e il 9 da Messina con tutte le date. Messina non è stata abbandonata, anzi acquista barocentricità perché seguo passo passo tutti gli atti, come è giusto che sia con il Commissario che incontrerò martedì a Palazzo Zanca. Lui deve dare contezza a Musumeci e alla città. Questo territorio adesso ha credibilità grazie anche al fatto che ho saputo dialogare per ore con la Corte dei Conti davanti a cinque giudici. La rimodulazione dei conti grazie all’abbattimento dei costi dei fornitori è stato un cambiamento epocale. Il Consiglio Comunale ha dovuto approvare tutto perché per ben tre volte ho annunciato le dimissioni e le ho revocate”. C’è poi un concetto che De Luca vuole sottolineare rispetto alle sue competenze da amministratore: “Posso decidere se diventare giullare di corte ma non lo sono – avverte -. C’è chi è capace di farlo meglio di chi lo è davvero perché ha le sue strategie di comunicazione. Quando farò scuola di politica, parleremo di come funzionano le istituzioni e i bilanci”. Infine conclude guardandosi dall’esterno: “Cateno De Luca ha messo nel sacco tutti e lo farà anche per l’attuale campagna elettorale – analizza – . Se mi fossi dimesso al quinto anno di mandato, mi sarei fatto avvolgere dallo squallore di chi giudico ignorante. Invece ho dato lezioni di politica” . Questo risponde anche al fatto che gli assessori non gli abbiano impedito di rassegnare le dimissioni. L’ex vicesindaco Carlotta Previti spiega che la Regione è destinataria di 50 miliardi di investimenti a cui Messina potrebbe accedere se solo ci fosse la persona giusta al posto giusto. De Luca è visto come “un sindaco che si pone obiettivi talmente alti che sarà in grado di attivare la spesa a livello regionale”.
Sintesi di Basile
Questo è stato un appuntamento fisso di ogni anno che, al di là delle impostazioni normative, è un resoconto aggiuntivo dell’operato di questo management che ha ricevuto critiche per aver lasciato prima del tempo. “Chiamarlo Bignami è riduttivo – dice Basile -. Qui c’è una parte dedicata alla Città Metropolitana, al Comune e alle manchevolezze della Regione Siciliana. Non è un atto dovuto ma un obbligo morale che passa anche dal coinvolgimento di tutti gli assessori con cui ho lavorato a stretto contatto”. Le manchevolezze del Governo siciliano ammontano al 20 per cento e riguardano degli iter iniziati non portati a completanento per esempio l’impianto di Mili nella zona sud di Messina e l’impianto integrato di rifiuti di Pace (in zona nord). La Rimodulazione del Piano di Riequilibrio è frutto della gestione del problema della massa passiva entrando nel nervo scoperto che oggi consente interventi diversi, risultati pratici e non solo programmatici accostati dalla manovra della Corte dei Cont. “Un ente terzo che indaga e approfondisce – chiarisce Basile – serve a controntarsi e crescere, non vuol dire che cerchi un elemento ostativo ma anzi è uno stimolo. La riduzione della massa passiva ha consentito la tempestività dei pagamenti. L’indicatore del comune di Catania è molto al di sotto. È la prima volta dell’Avanzo zero per il nostro Ente. Si ragiona e programma in maniera diversa”. Un bilancio di previsione utilizzato prima del tempo è un esito storico.
Baracche e Lavori Pubblici
Ad iniziare la narrazione è l’Assessore al Risanamento, ai Lavori Pubblici e alla Mobilità Salvatore Mondello che ha affrontato senz’altro una complessa mole di lavoro che è stata fatta con una struttura portante qualificata rispetto anche alle sue numerose deleghe. “Il Risanamento è stata una attività intensa con una questione atavica di cento anni – esordisce Mondello -. L’azione di primo livello è stata raffigurata dalle demolizioni in ordine di programmazione dalla Case D’Arrigo al Fondo Saccà all’Annunziata. L’assegnazione di alloggi portata avanti dall’Arisme: in tre anni trecento, quando lo Iacp è riuscito a farne trenta in chissà quanti anni. Pianificazione e progettazione sono stati i nostri cavalli di battaglia come per il progetto Qualità dell’abitare che ci ha fornito 150 milioni di euro”. Mondello incalza sugli istituti scolastici: “La riqualificazione delle scuole è stata un secondo capitolo fondamentale visto che abbiamo trovato plessi con assenza totale del fascicolo dell’abitato. Ora ce l’ hanno tutte. E ancora la Demolizione della ‘Castronovo’, altri edifici come la caserma Di Maio e della Messina Social city. Opere strategiche come la via Don Blasco che stanno nascendo con appalti che non potevano decollare. 15 parcheggi di interscambio per 16 milioni di euro. Senza contare il progetto del Porto di Tremestieri a cui mancava una relazione geologica e ha preso un’altra forma”.
La città del relamping
Installati 28mila punti di luce di relamping in tutta la città. Con il telefono via WhatsApp si segnala il guasto e si interviene. Tutto questo con il delegato di Giunta all’efficientamento energetico Francesco Caminiti, assente oggi per motivi familiari, definito “assessore lampadina” ma presente anche per la difesa del suolo.
Turismo e Politiche Giovanili
L’assessore alla Cultura e Turismo Enzo Caruso ha esposto la sua esperienza assolutamente positiva dicendo che “per la prima volta nella memoria delle Gestioni Municipali sono state realizzate strategie di semina per una città rivolta al turismo e all’accoglienza, in sinergia con Autorità Portuale di Sistema dello Stretto e Camera di commercio. È la prima volta di un Portale del Turismo con 250 operatori di settore e turistici. È nato il ‘Marchio di qualità’ con il Visit Me”. “Il Mondo della cultura si è risvegliato con una biblioteca altamente funzionale e con migliaia di utenti. Cultura Virus, altra rassegna con tantissimi artisti che sono un successo in questo periodo di crisi. L’utilizzo delle Fortificazioni è a buon punto con l’accordo siglato con Agenzia del Demanio. Ancora Politiche giovanili. 200 ragazzi hanno ricevuto competenze importanti. La prima volta di un assessorato che fornisce al servizio civile quattro posti”.
Servizi sociali e politiche abitative
L’assessore ai Servizi sociali e alla famiglia Alessandra Calafiore relaziona su un lavoro straordinario a sostegno di tante famiglie in difficoltà. “Oltre 20 milioni di euro sono una isposta effettiva a quella che era la necessità – argomenta l’ex assessore -, grazie alla Messina Social City che ha coordinato il periodo pandemico dal 10 aprile 2020 fino ad ottobre 2021. Una misura strutturata che altre città non hanno avuto. Tirocini nel Pon Inclusione e anche percorsi dell’abitare. Siamo passati dalla povertà alla Dignità e possibilità dell’abitare. Non ci sono solo le baracche ma tante situazioni di esigenze abitative”. “La Messina Social City ieri ha compiuto tre anni dalla sua nascita – ricorda -. È stato un passaggio essenziale internalizzare i servizi alle persone ed eliminare il mondo delle cooperative. Tanti milioni di euro erano in ballo e non è stato facile gestirli.
Fondi extra bilancio con a capo il vicesindaco
L’ex assessore ai Fondi extra bilancio e Smart City Carlotta Previti ha dovuto supervisionare il groviglio della ricerca stanziamenti, un volume di risorse che spesso è stato additato come fatica di precedenti amministrazioni. Dunque Previti ha specificato che si è voluto fare uno sforzo applicando un taglio netto con il passato. Il management De Luca ha potuto contare su un miliardo e mezzo con decreto ottenuto di cui 400m milioni sono riferiti alle amministrazioni precedenti (una somma di 50 per cento è attribuire all’impresa Accorinti e l’altro 50 per cento di quelle ancora passate). “Se non fossimo intervenuti, i fondi extrabilancio sarebbero andati persi – aggiunge – : abbiamo scongiurato che si revocassero. Mettere in moto un miliardo e mezzo ci ha reso prima città d’Italia per capacità di spesa, seconda per il ‘Patto città metropolitana’ e primi in Sicilia. In tre anni e mezzo, abbiamo intercettato un miliardo e 79 milioni. Riqualificazione urbana per 25 milioni di euro e 16 milioni di borse lavoro. In epoca Covid 40 milioni di euro per le imprese sono stati possibili solo per bilanci approvati”.
Rifiuti, spiagge e commercio
L’assessore all’ambiente e al Commercio Dafne Musolino ha espresso soddisfazione per il primato sulla raccolta differenziata che è estesa su tutto il territorio comunale: 54 per cento di media quando prima era scarso al 10 per cento e fatto alla carlona, comprovato dalle schede inviate alla Regione e dall’Ispra. C’è stata una Menzione di Legambiente – evidenzia l’ex assessore – . Siamo Prima città della Sicilia e città del Meridione che fa raccolta sul territorio, un efficace servizio anche durante il Covid. Un Comune che ha conti in ordine può fare raccolta sul territorio. L’Asp ci deve 2 milioni di euro per i rifiuti Covid smaltito da noi. Anci Sicilia ha fatto più di una riunione su questo tema. Abbiamo preso in mano la discarica di Portella Arena. Altre tre che porteremo a chiusura. Sul Fronte mare abbiamo sviluppato la politica di pulizia spiagge e tutto ciò che veniva abbandonato. L’Azione propulsiva ha mobilitato la Regione per reperire risorse stagnant quindi abbiamo operato per bonificare Maregrosso”. Musolino fa notare: “si terrà di somme a rendicontazione cioè da anticipare e da rimborsare dalla Regione. Non potevamo ambire alla Bandiera blu se non si fosse raggiunta una percentuale di raccolta differenziata e pulizia spiagge. Infine tutte le delibere di sentenze per transazioni importanti con fornitori e la lotta seria per abusivismo degli ambulanti e aiuti alle imprese”.
Spettacolo e Impianti sportivi
L’ex assessore allo Spettacolo e Sport Francesco Gallo ha veicolato alcuni grandi eventi attraverso la programmazione di varie risorse per cui si ha un calendario per i concerti di Vasco Rossi, Tiziano Ferro, Achille Lauro che sarà gratuito il prossimo luglio a piazza Duomo. “La musica è cambiata – decanta Gallo -. Anche quando non c’erano risorse fresche abbiamo utilizzato la tassa di soggiorno per utilizzare nuove strutture. Con l’Atm nuove assunzioni e nuovi mezzi. Due- tre anni fa, non si potevano immaginare con un’azienda carrozzone. Non è vero che si è fatto poco per lo sport. 8 milioni di euro arrivati per il Palatracuzzi. Tre impianti esternalizzati, ulteriori tre sono sul tavolo del dirigente competente De Francesco. Sbloccare il bilancio aiuta a trovare fondi per gli impianti. Le palestre scolastiche possono dare le risposte”.
Arredo urbano, Protezione Civile e Cimiteri
L’ex delegato di Giunta all’Arredo Urbano e ai Cimiteri Massimiliano Minutoli con il suo assessorato di frontiera ha collaborato con tutti. A cominciare con la prima Ordinanza 124 con avvio della Potatura di alberi, una mansione di cambio look trasferita poi alla Messina Servizi. “Poi il progetto esecutivo per es. per la Foresta di Camaro che era fermo nel cassetto per cui stavano procedendo alla revoca di finanziamento – rivela Minutoli – . L’Assessorato all’Arredo Urbano viaggiava su due appalti ben distinti, attività passata in gestione alla Messina Servizi. Per la protezione civile c’è stata un’azione incisiva contro il dissesto idrogeologico con monitoraggio di Altolia e Pezzolo. Tutti interventi di una certa importanza per esempio sulle vie di fuga come la Vallata si Santo Stefano”. Non si può non considerare l’ampliamento dei Cimiteri e l’azione di pulizia nelle stesse aree.