PALERMO – “Lagalla secondo me poteva vincere anche senza continuare a dare ossigeno a personaggi che possono fare tutto tranne che politica. Non capisco perché oggi Palermo debba avere un sindaco condizionato da certi personaggi come Dell’Utri e Cuffaro. Messina è la dimostrazione che si può vincere anche senza compromessi al ribasso”. Lo ha detto parlando ai giornalisti, a Palermo, Cateno De Luca, leader di Sicilia Vera e candidato alla presidenza della Regione Siciliana, commentando la vittoria di Roberto Lagalla, alla presenza del sindaco eletto a Messina Federico Basile.
“Miccichè? Non l’ho richiamato”
“In queste 48 ore si sono fatti sentire tutti. Il primo a chiamarmi è stato Gianfranco Miccichè ma lo devo ancora richiamare. Non mi chiamo Musumeci, che per fare il presidente a tutti i costi si allea anche con chi ha definito delinquenti che si nascondevano dietro la gonna puzzolente della Dc”.
Meloni mollerà Musumeci
Non manca una stoccata a Musumeci. “Alle amministrative si è visto il risultato di Fratelli d’Italia: si è fermata a 8 punti percentuali, a Palermo a 10, nonostante nelle liste ci fossero anche i candidati di ‘DiventeràBellissima’. Allora Giorgia Meloni deve capire che Nello Musumeci porta iella da un punto di vista politico. Glielo avevo mandato a dire, adesso mi auguro che abbia capito. Ve lo dico: Meloni tra una settimana mollerà Musumeci, ne sono convinto”. Lo ha detto ai giornalisti Cateno De Luca, leader di Sicilia Vera, commentando i risultati elettorali a Palermo e Messina conseguiti da Fratelli d’Italia. Alla domanda dei cronisti se il governatore si candiderà anche senza il supporto Giorgia Meloni, De Luca ha detto: “Il mio auspicio è che Musumeci si candidi lo stesso e sia inchiodato alle sue responsabilità davanti agli elettori, ma senza i partiti non può correre manco come presidente di condominio”, ha spiegato.
Non escludo dialogo con Calenda e Ferrandelli
E ha aggiunto: “Con noi non può stare chi è al governo con Musumeci e non mi sembra che Calenda sia al governo con Musumeci. Ferrandelli è carino, non dice parolacce, è intelligente, perché non dialogare anche con lui. Il problema di Ferrandelli è quanto sia condizionato da dinamiche nazionali”.