De Lucia: "I clan sono tornati protagonisti nel traffico della droga" -

De Lucia: “I clan sono tornati protagonisti nel traffico della droga”

"Le intercettazioni uno strumento fondamentale"
IL CONVEGNO
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PALERMO – “Se, come è vero, la mafia è diversa da quella del ’92, è anche grazie alle misure di prevenzione accompagnate alle altre forme di aggressione. Si diventa mafiosi per il potere e la richezza per cui lo Stato deve impoverire le mafie”. Lo ha detto il procuratore di Palermo, Maurizio de Lucia intevenendo al convegno in corso a Palazzo Steri a Palermo su “Mafie e antimafie oggi”.

“Una cosa è la responsabilità penale – ha spiegato – per cui il legislatore ci chiede la prova oltre ogni ragionevole dubbio, altro è il procedimento di prevenzione”.

“Faccio un esempio: un pentito attendibile mi parla di un soggetto e del suo patimonio, sul soggetto non ho altre chiamate in correità per cui io non lo faccio nemmeno il processo perché non voglio garantire patenti di santità a nessuno. Certamente posso indagare sul patrimonio della persona per capire quale parte è riconducibile a canali locali e quale no. Se scopro che parte del suo patrimonio non è giustificato dalle sue attività lecite è lui che deve dirmi quale ne è l’origine”.

Gli affari con la droga

Cosa nostra sa bene che il modo migliore per fare soldi velocemente è il traffico di cocaina. La mafia, che si era distratta da questo consentendo alla ‘ndrangheta di diventare il broker europeo nel mercato della droga, sta tornando ai vecchi affari”, ha aggiunto de Lucia, che ha coordinato le indagini che hanno portato alla cattura di Matteo Messina Denaro.

“Sui mercati europei compaiono una nuova mafia che sta imparando, quella albanese, e Cosa nostra che torna a gestire gli acquisti insieme ai calabresi perché sa che tornare ricchi serve per tornare forti militarmente e politicamente”.

Le intercettazioni

“Tra gli strumenti che non devono essere toccati ci sono certamente le intercettazioni. Oggi i mafiosi trafficano comunicando su reti criptate che non siamo in grado di captare. Sulla legislazione antimafia non si deve arretrare”, ha concluso Maurizio de Lucia.


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