PALERMO – Un maxi emendamento da approvare, nella migliore delle ipotesi, la prossima settimana per mettere la parola fine all’annosa questione dei dehors. A estate inoltrata Sala delle Lapidi tenta di varare il nuovo regolamento per sedie e tavolini in città che manderà definitivamente in soffitta i gazebo e soprattutto proverà a dare regole certe a un settore che le chiede da tempo.
Dopo due anni di rinvii e bozze discordanti tra consiglio e giunta, l’accordo sembra essere a un passo. Il testo approntato dagli uffici di via Ugo La Malfa e spedito il 30 luglio tiene conto anche dei rilievi dell’Asp e delle associazioni di categoria, mentre manca ancora all’appello il punto di vista della Sovrintendenza. L’emendamento, però, verrà presentato alla bozza predisposta dalla giunta e conterrà anche una norma transitoria di tre mesi.
“Il regolamento è in dirittura d’arrivo – dice Paolo Caracausi (Idv), presidente della commissione Attività produttive – l’assessore Giovanna Marano ha accolto le nostre istanze e quelle delle associazioni. Siamo soddisfatti del lavoro svolto sinora che ha visto l’unità dei componenti della commissione e mi auguro che a breve vengano date certezze agli imprenditori e ai cittadini. Parlare oggi di movida, senza parlare anche di occupazione di suolo pubblico, è assurdo. Rispetto al passato finalmente l’assessore Marano si è dimostrata all’altezza della situazione e delle problematiche del settore, speriamo che con il consiglio tutto si arrivi alla definizione del regolamento”.
Il nuovo regolamento prevede la divisione di Palermo in quattro zone: centro storico, borgate marinare (Acquasanta, Arenella, Vergine Maria, Mondello, Sferracavallo), costa (da Acqua dei Corsari all’Acquasanta) e zona residenziale. Sono autorizzati ombrelloni, tende, tavoli, sedie, divanetti, panchine, pannelli verticali e pedane, ma tutti rigorosamente smontabili. Si potranno montare sulle strisce blu nelle Ztl, rimborsando però Amat o Apcoa, mentre sparisce la delimitazione con le strisce verdi.
“Io resto molto perplesso – dice però Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia – la materia va affrontata all’interno del regolamento per il suolo pubblico che non è solo dehors. Ricordo a tutti che c’è anche un regolamento vigente che va cambiato garantendo le attività commerciali e i cittadini. Secondo me se ne riparlerà dopo l’estate”.
L’ampiezza massima della concessione sarà secondo il regolamento di 50 metri quadrati e i dehors dovranno rispettare alcune distanze: due metri dalle piste ciclabili e uno e mezzo dagli arredi pubblici. In caso di zone pedonalizzate bisognerà lasciare 3,5 metri per i mezzi di soccorso (in centro storico dalle 20 all’una di notte con autorizzazione del Servizio competente), mentre nelle Ztl servirà il parere dell’ufficio Traffico. Tra una concessione e l’altra dovranno esserci almeno 75 centimetri. Una volta fatta la richiesta, il Comune avrà 90 giorni per rispondere ,e in caso di non partecipazione dei soggetti deputati alla conferenza dei servizi, varrà il silenzio-assenso. Le occupazioni potranno essere stagionali (pari o inferiori a un anno) oppure continuative (tre anni al massimo). Il commerciante sarà, secondo la normativa europea, responsabile delle condizioni sanitarie: una volta che avrà l’autorizzazione, risponderà in prima persona in caso di controlli. Oltre alle sanzioni, in caso di intralcio alla circolazione stradale, si applicherà anche la chiusura di cinque giorni. Il periodo transitorio sarà di tre mesi e in caso di autorizzazione scaduta si potrà presentare comunicazione per la prosecuzione dell’attività.
Secondo il regolamento in centro storico gli ombrelloni potranno essere solo in legno scuro e il telo a scelta fra bianco opaco, avorio e crema; tavoli, sedie e divanetti dovranno essere in ghisa o ferro battuto, con divanetti che potranno essere al massimo per due persone. Nelle borgate gli ombrelloni dovranno essere in legno scuro ma di colore bianco puro o blu cielo; tavoli, sedie e divanetti dovranno essere in stile floreale, per adeguarsi allo stile liberty delle ville, ma gli arredi potranno essere neri, bianchi o blu. Nella zona costiera gli ombrelloni, oltre che in legno, potranno essere anche in metallo scuro, il telo sempre bianco puro o blu cielo; neri, bianchi o blu dovranno essere invece sedie e tavoli. Nel resto della città gli ombrelloni potranno essere bianco opaco, avorio o crema; nessuna prescrizione per sedie e tavoli, purché siano in linea con il decoro urbano.