Dehors vietati nelle vie principali| Mercoledì regolamento in Aula - Live Sicilia

Dehors vietati nelle vie principali| Mercoledì regolamento in Aula

Novità in arrivo per i commercianti palermitani: addio alle strisce verdi, sì a sedie e tavolini su quelle blu. Limitazioni per gli spazi esterni.

sala delle lapidi
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PALERMO – Niente sedie e tavolini in via Emerico Amari, via Notarbartolo, via Maqueda, via Roma, via Libertà, via Terrasanta, via Mariano Stabile e in tutti i principali assi viari cittadini e, novità più rilevante, niente dehors neanche nelle zone a traffico limitato. Sembra ormai a un passo il nuovo regolamento che sostituirà quello dei gazebo, che andranno definitivamente in soffitta. La bozza del maxi emendamento è praticamente pronta e mercoledì il consiglio comunale dovrebbe affrontare il tema, nel tentativo di chiudere quanto prima una pratica aperta ormai da anni.

Sin dal suo insediamento l’amministrazione Orlando tenta di mettere la parola fine a una querelle praticamente infinita ma senza successo, anche se stavolta l’accordo in Aula sarebbe trasversale. Oltre alle novità già conosciute (dalla divisione in quattro zone di Palermo a stili più omogenei per sedie, tavolini e ombrelloni, passando per una fase transitoria di tre mesi e le autorizzazioni triennali), il lavoro degli ultimi giorni ha limato ancora di più i dettagli.

Partiamo dalla collocazione. Il nuovo regolamento prevede i dehors solo nelle strade di quartiere e locali (anche sopra le strisce blu, con una compensazione per Amat e Apcoa), con esclusione di tutte le altre, ma soprattutto non li prevede nelle Ztl (nonostante la contrarietà dell’amministrazione) e cassa le disposizioni particolari per il centro storico (addio quindi alle pedane da montare dalle otto di sera all’una di notte). Nessun obbligo di strisce verdi a terra, mentre chi ha un’area per la somministrazione non potrà avere spazi esterni superiori ai 50 metri quadrati (ma non potrà essere più del doppio dell’area interna), tranne per locali molto grandi che potranno arrivare a 100. Ma il consiglio è intenzionato anche a togliere ogni discrezionalità agli uffici comunali, ad aumentare da 5 a 15 metri la distanza dalle pompe di benzina e a mettere un freno anche alle tende con strutture fisse, che sono in contrasto con il regolamento edilizio e che non avrebbero autorizzazione. Nessun dehors nemmeno negli angoli delle strade: la distanza minima dovrà essere di almeno cinque metri.

“L’edilizia privata non ha mai rilasciato autorizzazioni in città per i manufatti – dice Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia – ne prendiamo atto. Notiamo con vivo rammarico che il regolamento da noi approvato nella scorsa consiliatura viene modificato nelle parti essenziali. Siamo d’accordo nel trovare una soluzione per i tanti commercianti che avevano realizzato il gazebo, non lo siamo nell’estendere queste norme a tutti i commercianti della città. L’unica nota positiva in questo regolamento è che il decoro della città viene maggiormente garantito”. “La commissione Attività produttive ha fatto un ottimo lavoro in sinergia con l’assessore e gli uffici – dice il presidente Paolo Caracausi (Idv) – siamo soddisfatti della bozza elaborata dagli uffici che hanno accolto i nostri suggerimenti dopo il confronto con le associazioni di categoria. Abbiamo fatto un ottimo lavoro e siamo soddisfatti perché daremo certezza agli imprenditori e ai cittadini”. “Grazie anche all’assessore Marano che ha ripreso il dialogo con la maggioranza e con il consiglio comunale tutto – dice il vice capogruppo del Mov139 Pierpaolo La Commare – ci sono le condizioni per portare in Aula la delibera dei dehors e dare finalmente una risposta ai commercianti di questa città che chiedono regole certe e trasparenti”.

Le strutture, che dovranno essere smontabili, non potranno essere attaccate agli edifici e, per motivi di sicurezza, oltre i 50 centimetri dovranno essere trasparenti (in plexiglas o vetro) per impedire che fungano da riparo per i malintenzionati. Dovrà inoltre essere sempre garantito un corridoio di un metro per motivi di emergenza. Diminuisce da 90 a 60 giorni il tempo massimo per gli uffici per rispondere alle istanze dei commercianti. E infine una piccola nota di “colore”: le strutture non dovranno essere più bianco avorio, ma bianco… traffico.

 

Lo schema dei dehors

 

Dehors sui marciapiedi

Dehors sotto i porticati

Dehors nelle zone pedonali


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