Del Piano giovani non resta più nulla | Ore contate per Anna Rosa Corsello - Live Sicilia

Del Piano giovani non resta più nulla | Ore contate per Anna Rosa Corsello

Il portale è spento, il contratto con la società revocato, così come quello con Italia Lavoro. La dirigente generale a un passo dalla sostituzione, centinaia di candidature finite nel cestino insieme a un nuovo bando. E nessuno sa davvero come si dovrà ripartire. Interviene Crocetta. (di Accursio Sabella)

 

PALERMO – Il simbolo del caos è una schermata bianca sul monitor. Il portale del Piano giovani non esiste più. Il Piano giovani non esiste più. Pezzo per pezzo è stato smontato dai flop e dai veleni. Dalle guerre tra bande alla Regione, tra le vendette incrociate. Ma il progetto della rivoluzione, il programma che avrebbe segnato un solco col passato garantendo a migliaia di ragazzi un tirocinio e una (assai flebile, a dirla tutta) speranza di lavoro non c’è più.

Digitando sul web l’indirizzo più caldo in Sicilia nei giorni scorsi (www.pianogiovanisicilia.com) il computer risponde con un silenzio tristissimo. Una pagina vuota. Bianca, come le bandiere della resa. Il segnale più evidente del fallimento.

La società che gestisce (o meglio, gestiva) quel portale ha ricevuto una comunicazione dalla dirigente Corsello: il contratto è revocato. La pubblica amministrazione starebbe verificando se possono essere seguite vie alternative.

Così, addio portale. Ma nulla sarebbe stato perso, spiegano sempre dall’azienda. Tutta la banca dati, i curricula, le candidature dei ragazzi, infatti, sarebbero stati trasferiti alla pubblica amministrazione, che adesso deciderà sul da farsi. A dire il vero, la pubblica amministrazione avrebbe pure deciso. Ieri, infatti, il bando della discordia, pubblicato dalla dirigente Corsello “a insaputa” degli assessori, in qualche modo fissava un percorso: tutti i dati sarebbe stati “traslati” sul portale Silav (Servizi per il lavoro) al momento utilizzato dai Centri per l’impiego e contenente anche la sezione dedicata alla Youth Guarantee.

Anche questo sito è gestito dalla Ett, in virtù di un contratto sottoscritto a febbraio e approvato in giugno. E le vicende del Piano giovani sono legate strettamente al Silav. . Questo portale infatti contiene anche le cosiddette ‘Sap’. Si tratta, in pratica della ‘storia’ di ogni siciliano che è stato destinatario o aspira a asserlo, di interventi di politiche attive del lavoro. Anche gli interventi derivanti dal Piano giovani dovranno lasciare traccia sul Silav, aggiornando quelle ‘storie’”.

Ma quell’Avviso, pubblicato ieri dal dirigente generale è stato ufficialmente sconfessato dagli assessori. Così, il futuro del Piano è davvero un’incognita. E’ ormai quasi scontato, infatti, che il “nuovo” bando verrà in qualche modo ritirato. Ma come si ripartirà da settembre nessuno lo sa. La certezza è che bisognerà rifare tutto da capo. Perché nulla ha funzionato davvero, nonostante le altisonanti dichiarazioni dei mesi scorsi, quando la politica “cavalcava” quello che sembrava un cavallo vincente.

E di certo c’è, ormai, che da settembre crollerà un altro dei pezzi che hanno composto il fallimentare mosaico del Piano giovani. Per Anna Rosa Corsello, infatti, le ore al vertice dei due dipartimenti del Lavoro e della Formazione sono contate. Stasera tornerà a Palermo l’assessore Nelli Scilabra, per domani invece è previsto il rientro dalle ferie del presidente della Regione Rosario Crocetta che finora, in maniera un po’ inusuale considerati i precedenti, ha scelto la via del silenzio.

Un silenzio surreale, rimasto incrollabile mentre tutto crollava. Prima il portale esploso tra i click della speranza. Quindi migliaia di candidature e tirocini buttati nel cestino ma che presto si trasformeranno in cause in tribunale per la Regione. Crollava intanto anche il rapporto tra la Regione e Italia Lavoro (cioè con una società del Ministero del Lavoro), tra accuse di assunzioni “sospette” e quelle di un contratto da cinque milioni (revocato, appunto, anche questo dalla Corsello) per svolgere un lavoro che non prevedeva nemmeno la gestione del portale.

E’ saltato poi, come detto, anche il rapporto tra la Ett e la Regione. L’azienda che solo negli ultimi due anni ha ricevuto in affidamento diretto – e quasi sempre dal dipartimento Lavoro – commesse per oltre un milione di euro, ha ricevuto comunicazione che l’ultimo contratto non è valido. Così, ha spento il sito che aveva fatto sperare tanti giovani. Oggi la schermata è bianca. Come la resa. Del “rivoluzionario” Piano giovani non resta più nulla.


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