“Secondo me il senatore Dell’Utri non va ricandidato”. Ed è polemica in casa Pdl. La frase incriminata, che ha generato più di qualche aggrottamento di fronte tra le fila del Popolo della Libertà, è del presidente dell’Ars Francesco Cascio. Sabato scorso, infatti, così si è espresso il presidente di Sala d’Ercole sull’ipotetica ricandidatura dell’attuale senatore del Pdl, Marcello Dell’Utri, condannato dalla giustizia italiana a sette anni anni per concorso esterno in associazione mafiosa seppur con sentenza annullata con rinvio dalla corte di Cassazione.
Una frase non certo detta a caso e che fa intravedere, ancora una volta, la guerra di correnti che da mesi dilania il partito del Cavaliere, specie dopo la batosta delle ultime amministrative. Il motivo della frase, ha chiarito il presidente dell’Ars, rientrerebbe nella necessità di rinnovare tutto il partito uscendo dalla fase di cristallizzazione su volti ormai noti. Ma il sospetto, più che mai legittimo, è che sia l’ennesimo atto di una guerra appena cominciata.