PALERMO – Come previsto e prevedibile, la gara per l’acquisizione di Amia e Amia Essemme, fallite ad aprile, è andata deserta. È arrivata, invece, l’annunciata proposta di affitto del Comune di Palermo, che aveva giudicato il bando dei curatori fallimentari poco conveniente, oltre a rilevarne alcuni vizi di forma. Stamattina il sindaco Leoluca Orlando, insieme all’assessore al Bilancio Luciano Abbonato, al vicesindaco Cesare Lapiana e al capo area delle Partecipate Sergio Forcieri, ha depositato il piano di piazza Pretoria presso la sezione fallimentare del tribunale.
La proposta riguarda, com’è noto, l’affitto a 99 mila euro mensili di lavoratori e beni mobili con diritto di prelazione sull’acquisto del ramo d’azienda che include, oltre al personale e ai beni mobili, anche quelli immobili e tutto il necessario per l’espletamento delle attività. L’affitto, se accettato dal Tribunale, avrà una durata di sei mesi eventualmente rinnovabili per altri sei. Il diritto di prelazione verrà esercitato scorporando dalla cifra finale dell’acquisto, che si aggirerebbe sui sei milioni di euro, l’affitto versato nel frattempo. Palazzo delle Aquile spera di concludere l’affare entro il 31 dicembre con l’obiettivo di “garantire una totale riorganizzazione dei servizi di igiene ambientale in città – ha detto il sindaco Orlando – ed un miglioramento delle condizioni di pulizia, tutelando allo stesso tempo i livelli occupazionali”.
Lavoratori e beni mobili in un primo momento, e in seguito anche i beni immobili, verranno trasferiti nel nuovo soggetto gestore in house, la Rap (Risorse Ambiente Palermo), costituita la scorsa settimana dal voto a larga maggioranza del Consiglio comunale. Da un punto di vista tecnico l’affitto non scatterà immediatamente, poiché in termini di legge la curatela fallimentare ha l’obbligo di “pubblicizzare” la proposta del Comune indicendo un nuovo bando di gara per l’affitto, che scadrà il 22 luglio in coincidenza con il termine ultimo dell’esercizio provvisorio, così come stabilito dal Tribunale. “L’avviso integrale può essere già adesso consultato dagli interessati online sui rispettivi siti delle aziende (www.amianet.it;www.amiaessemme.it) – ha fatto sapere la curatela –, mentre domani verrà pubblicato su alcuni quotidiani di tiratura nazionale il relativo avviso”.