Depurazione, 100 milioni di lavori| Opere ultimate entro il 2021 - Live Sicilia

Depurazione, 100 milioni di lavori| Opere ultimate entro il 2021

Il sindaco incontra il commissario nazionale, ma la città rischia la stangata della Ue.

PALERMO
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PALERMO – Entro il 2021 la costa di Palermo sarà pulita, senza sversamenti a mare. Nel frattempo, però, l’Italia pagherà una sanzione europea milionaria per la mancata depurazione, che potrebbe cadere sulle spalle dei palermitani per sei milioni di euro l’anno. E’ di ieri la notizia che la Corte di Giustizia europea ha inflitto al nostro Paese una mega multa per non aver costruito tutti i depuratori previsti, soldi che in un primo momento pagherà lo Stato che però, a sua volta, potrebbe rivalersi su regioni e comuni. La Sicilia non è messa neanche tanto bene, visto che buona parte dei comuni ricadono nell’Isola.

Dei 30 milioni che per ogni semestre che si pagheranno per la Sicilia, il 10% circa è dovuto alle opere ancora non completate di Palermo. Si tratta di una serie di interventi, su cui oggi il sindaco Orlando, insieme all’assessore Arcuri, ha fatto il punto con il commissario nazionale Enrico Rolle. Se Palazzo delle Aquile sta infatti gestendo direttamente i lavori al momento in corso in via Roma e in via Messina Marine, affidato alla Sikelia e per i quali ci vorranno un altro anno e mezzo di lavori, e ha completato altre opere come via Palmerino e Due Vanelle, altri 13 cantieri sono nelle mani del commissario nazionale e si sbloccheranno a breve, terminando (salvo intoppi) nel 2021.

“E’ stato importante avere un unico commissario straordinario – ha detto Orlando – uscendo così dallo stato di calamità istituzionale della precedente gestione regionale. Diciamo grazie per una collaborazione istituzionale che oggi c’è, ma prima non c’era: noi, intanto, abbiamo cristallizzato la situazione mandando le carte anche alla Corte dei Conti”. La polemica, mai sopita, è riferita al governo Crocetta e all’allora assessore Vania Contrafatto, accusata da Palazzo delle Aquile di non aver impegnato le somme, e poi nominata dal governo Renzi commissario regionale (prima che Rolle sostituisse tutti i commissari regionali). Ma oggi, davanti a Rolle e ai tecnici della struttura commissariale, è stato un profondere di sorrisi e strette di mano.

I 13 progetti, per un totale di 105 milioni di euro, sono tutti in gara. I due più importanti, ossia l’adeguamento di Acqua dei Corsari e il collettore sud-orientale (orfano della Cariboni), per oltre 50 milioni, dovrebbero partire dopo l’estate; il resto è ormai alle battute finali e in tempi strettissimi dovrebbero aprire i cantieri. “Palermo ha dimostrato grande collaborazione – ha detto il commissario – molti progetti erano già pronti e questo ci ha permesso di accelerare i tempi. Dobbiamo fare in fretta, proprio alla luce delle sanzioni europee”.

Le opere riguardano il collettore (33 milioni), Acqua dei Corsari (26,5 milioni), Marinella (1,8), Sferracavallo (4,8), via Etna (1,4), via Valenza (1,1), Pomara (1,2), Passo di Rigano (10,2), Boccadifalco (9), via Ponticelo (1,2), Mortillaro (7), Fondo Verde (5,5).

“Si tratta di opere fondamentali – ha detto Arcuri – che consentiranno di non avere più sversamenti, ma anche di evitare gli allagamenti. Elimineremo gli scarichi nell’Oreto, procedendo così alla bonifica, e diremo addio a quelle chiazze scure a mare che da anni si vedevano, come al Cantiere navale”. La speranza è di bonificare finalmente la costa, specie quella Sud, e affievolire le sanzioni future. Non è detto che le 13 opere sarebbero bastate a evitare la multa europea, hanno precisato i tecnici del ministero, visto che tutta la città sarebbe dovuta essere perfettamente in regola, e inoltre il commissario nazionale ha poteri più ampi di quelli regionali, ma almeno – ha aggiunto Orlando – “avremmo potuto invocare la clemenza della corte”. Il punto sarà capire chi dovrà pagare le sanzioni, ossia se lo Stato batterà cassa con regioni e comuni: in quel caso per i palermitani si tratterebbe di dover pagare in bolletta 6 milioni l’anno in più.

LE REAZIONI

“Il fatto che a Palermo, entro il 2021, si completeranno le 13 opere per la depurazione delle acque reflue ad oggi commissariate è una buona notizia per la città: speriamo che in questo modo si possano affievolire le sanzioni dell’Unione europea che riguardano in particolar modo la Sicilia”. Lo dice Paolo Caracausi, consigliere comunale di Palermo di Idv. “Si tratta di cantieri per 100 milioni di euro – dice Caracausi – che consentiranno non solo di bonificare tutta la costa Sud, ma di far tornare all’antico splendore soprattutto il fiume Oreto. Proprio ieri ho partecipato, insieme al vicesindaco Sergio Marino e alle associazioni, al tavolo tecnico presso l’assessorato regionale all’Ambiente che sta riunendo tutti gli enti coinvolti e il cui obiettivo è approvare, in tempi brevi, il contratto di fiume e fare dell’Oreto una risorsa per il territorio”.

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