CATANIA. E con i due parcometri di via Citelli e via Plebiscito, scassinati la notte scorsa, il conto sale a dieci. Dieci colonnine della SoStare che in meno di due settimane non sono state semplicemente derubate dei soldi degli automobilisti contenuti all’interno: sono state depredate e letteralmente devastate quasi a voler lanciare un messaggio chiaro ed inequivocabile. “Ed il messaggio è che purchè si sia contro la SoStare tutto diventa legittimo”, attacca il presidente del Cda, Gianfranco Romano. Una distruzione a tappeto che non risparmia nessuna parte della città: il parcometro viene prima svuotato dei soldi e poi distrutto. Anche se nella notte appena passata al numero 522 di via Plebiscito, evidentemente il tempo a disposizione per fare un danno ancor più violento non c’è stato. All’azienda tedesca che ha la convenzione con la SoStare installare una nuova colonnina costa all’incirca sette mila euro: la stessa impresa già nei giorni scorsi aveva espresso forti malumori per una condizione non più tollerabile e sostenibile. Ancora Romano: “Nessuno ci sta proteggendo. Ormai, siamo stati lasciati soli. La città intesa come cittadini purtroppo non mostra attenzione; dal punto di vista istituzionale, invece, nessuno ha preso posizione”.
Per la cronaca, la notte scorsa non sono stati rubati soldi: sono stati danneggiati solo i parcometri. “Un elemento ulteriore – conclude il presidente Gianfranco Romano – che l’azione è mirata non tanto sui soldi bensì contro i nostri mezzi, contro gli ausiliari: contro il nostro lavoro. Sembra quasi che si vogliano avvantaggiare i posteggiatori abusivi. E dire che, già da molto tempo, le nostre pattuglie stanno lavorando a tappeto anche nelle zone franche della città. Il mio invito è che il sindaco Bianco, così come ebbe a dirmi qualche tempo fa, voglia sostenere le ragioni di un percorso che abbiamo avviato sulla via della legalità e del lavoro”.