MESSINA – Nel giorno in cui il Messina ha la matematica certezza di dover affrontare le sabbie mobili dei playout, i giallorossi ritornano al successo dopo oltre tre mesi. Troppo evidente il divario di motivazioni con la Salernitana già promossa da otto giorni, arrivato in riva allo Stretto quasi in gita. Alla vigilia Nello Di Costanzo aveva chiesto un ulteriore salto di qualità ai suoi ragazzi, che dovevano ottenere un successo importante soprattutto sotto il profilo psicologico: “Oggi ci siamo ripresi in parte ciò che l’imprecisione e la sfortuna non ci ha consentito di raccogliere in passato, mi riferisco ai match di Catanzaro o con il Martina Franca – ha commentato il tecnico nel dopo gara – abbiamo concretizzato quanto fatto e ciò in altre occasioni non è successo, però ormai nessuno ci ridarà i punti persi in passato. Ho visto i ragazzi osare di più, anche se dopo il 4-0 abbiamo staccato la spina e abbiamo preso 2 gol che mi hanno un po’ infastidito”.
Il tecnico ha schierato una squadra difensiva solo all’apparenza: “Con il Cosenza ci siamo sbilanciati e non abbiamo segnato, talvolta schierare tanti attaccanti non è sinonimo di gol. Dipende anche dall’avversario. Playout? Non faccio nessuna scelta, sarà dura in ogni caso”. Soddisfatto anche il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno: “Abbiamo affrontato una Salernitana ancora ebbra per la promozione, buon per noi – ha dichiarato – adesso siamo una quadra diamo la sensazione di essere una formazione a cui è difficile fare gol. Salvarsi quest’anno vorrebbe dire vincere la Champions League”.
Per “Re” Giorgio Corona altre due perle da incastonare in una stagione ricca di soddisfazioni personali, come testimoniano le 12 marcature realizzate sin qui: “Vorrei segnare altri gol per la salvezza, questo è quello che conta. Io posso farne anche 20 di gol, ma se retrocediamo è tutto inutile”. Per il tecnico campano Leonardo Menichini una battuta d’arresto che ci può stare, dopo una settimana di festa per la meritata promozione: “ Eravamo partiti benino per personalità e possesso palla, poi sull’azione del primo gol ci siamo fatti trovare troppo larghi – ah commentato – ora vogliamo chiudere bene la stagione avanti al nostro pubblico e fare bene in Supercoppa. Dopo 20 minuti quando sei sotto di due gol contro un avversario che ha maggiori motivazioni di te non è facile”.