PALERMO- “Abbiamo davanti dieci mesi di opportunità”: Luigi Di Maio, nella tappa palermitana del suo tour elettorale in Sicilia, traccia la strada dei prossimi appuntamenti del Movimento cinque stelle. Una strada che da Palazzo delle Aquile arriva fino al parlamento nazionale. “A Palermo avete la possibilità di mettere fine a un sistema di voto clientelare – dice il vicepresidente della Camera – e con l’entusiasmo che ho visto nei miei appuntamenti qui in Sicilia, sono convinto che a novembre i siciliani ci regaleranno la prima regione a cinque stelle italiana. Ugo Forello sarà un grande sindaco per la città di Palermo, non sarà solo ma in rete con tutti noi. Il nostro obiettivo è entrare nel comune per tagliare tutti gli sprechi”.
Di Maio, che viene introdotto dagli interventi dei deputati regionali Trizzino e Cancellieri, indica anche in che modo il Movimento cinque stelle lavorerà nelle amministrazioni: “Il reddito di cittadinanza, l’autonomia delle circoscrizioni, l’attenzione delle periferie: tutto dipende dal taglio delle spese inutili, a cominciare da quelle per la politica”. Un taglio che il Movimento renderebbe possibile per “l’assenza di interessi alle nostre spalle: noi abbiamo solo i nostri candidati, mentre gli altri candidati a sindaco hanno decine di interessi clientelari da soddisfare”.
A intervenire sul palco anche Ugo Forello, candidato a sindaco del Movimento, che fa un appello al voto libero: “Con mille candidati, come gli altri competitor nella corsa a sindaco, è ovvio che il sistema di voto è clientelare, perché i voti li andranno a chiedere a parenti e amici. Noi invece puntiamo al voto per le idee. La nostra politica penserà ai più deboli, alle periferie, ed è per questo che faremo il reddito di cittadinanza sperimentale a Palermo”.
