(A.C.) Il presunto cassiere della famiglia di Resuttana, Andrea Quatrosi, arrestato oggi, avrebbe un “parrino” d’eccezione: Giuseppe Liga, “l’Architetto”. Avrebbe presenziato al rito della “combinazione”, con puntura del dito, santina e tutto il resto.
Ma Quatrosi, nella suo curriculum criminale, “da sempre ha combattuto con la droga” spiega il pentito Manuel Pasta. “Solo che nel momento in cui è divenuto uomo d’onore – continua – l’Architetto gli aveva detto di non doverla più commercializzare, al limite poteva costituire il canale con gente che si occupava di droga che non era uomo d’onore e su quel canale guadagnarci”.
Quindi Liga, già segretario del Movimento dei lavoratori cristiani, secondo quanto racconta Manuel Pasta, non poteva tollerare che un uomo d’onore smerciasse droga. Poteva farsi pagare una tangente da chi spacciava tranne che questi non fosse un altro uomo d’onore. L’Architetto avrebbe anche rilasciato il permesso per compiere un omicidio. C’era qualcuno che andava chiedendo il pizzo senza essere autorizzato dalla famiglia e non era neanche un affiliato. Lo rivela sempre Pasta ai magistrati palermitani. “In ogni famiglia possiamo fare tutto tranne omicidi e cose eclatanti. È stato interpellato l’architetto Liga che l’ha fatto sapere pure a Gianni Nicchie mi hanno dato il benestare per fare l’omicidio”.