Dighe del Trapanese in stato di abbandono, denuncia dei sindacati

Dighe del Trapanese in stato di abbandono, denuncia dei sindacati

Appello rivolto al presidente Schifani per chiedere risposte
EMERGENZA
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TRAPANI – Lo stato di “abbandono totale” delle dighe “Rubino” e Trinità” è stato denunciato dalle segreterie provinciali di sei sindacati del mondo agricolo (Confsal, Copagri, Feder.Agri, Fna, Confagricoltura e Liberi agricoltori) della provincia di Trapani, che chiedono un “urgente incontro con le autorità competenti prima che gli effetti devastanti della siccità compromettano il futuro di decine di migliaia di aziende agricole”.

L’appello è stato lanciato con un documento inviato al presidente della Regione, Renato Schifani, all’assessore regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità, Giovanni Di Mauro, al dirigente generale ad interim del Dipartimento acque e rifiuti, Calogero Giuseppe Burgio, al commissario per l’emergenza siccità della Regione Sicilia, Dario Cartabellotta.

Le sei organizzazioni, evidenziando di avere più volte segnalato “la situazione di estremo disagio che vivono, da tanti anni, le aziende agricole della provincia di Trapani, ulteriormente appesantita in questo frangente dalla grave siccità che ha colpito la Sicilia”, denunciano “lo stato di precarietà in cui si trovano le dighe Trinità e Rubino dal 2018”.

“A distanza di quasi sei anni dalla limitazione di invaso (riduzione della capienza massima) – si prosegue – imposta dall’Autorità di Bacino sia sulla diga Trinità che sulla diga Rubino, contestualmente segnalata al Dipartimento Acque (Dipartimento competente per la Regione Sicilia per manutenzione e sicurezza), nulla o poco è stato fatto, se non l’imposizione di limitazioni nell’immagazzinamento delle scarse acque piovane del territorio servito”.

Le conseguenze di tutto ciò, sottolineano le organizzazioni, “pesano sulle aziende agricole producendo effetti devastanti che, sommate ai problemi di mercato e al caro energia, stanno portando al collasso il settore agricolo”. Si confida, pertanto, “in un immediato incontro con le autorità politiche ed istituzionali affinché si individuino iniziative idonee a risolvere tempestivamente le problematiche che non permettono più alle dighe Trinità e Rubino di operare a pieno regime”.

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