PALERMO – Si chiama AdIpad ed è l’ultima frontiera dell’informatizzazione dei servizi all’Asp di Palermo. Dopo il “medico online”, “l’esenzione con un clic”, “MyVue (refertazione ed immagini radiografiche digitalizzate inviate attraverso internet al paziente) ed il “referto online degli esami di laboratorio”, adesso la più grande Azienda sanitaria siciliana informatizza tutto il sistema di: dimissioni protette, cure domiciliari (ADI) e residenziali.
Dopo una fase propedeutica durata un anno nel corso del quale è stato attuato lo sviluppo ottimale del software e si è provveduto alla formazione di dirigenti ed operatori, il “nuovo corso” delle cure domiciliari partirà ufficialmente domani (martedì 5 luglio). Sono 200 i tablet in dotazione, tutti collegati in rete tra loro.
“I vantaggi per gli utenti saranno evidenti – ha spiegato il direttore generale dell’Asp di Palermo, Antonio Candela – ci sarà una chiara riduzione dei tempi di attesa di ‘presa in carico’ del paziente nel passaggio ospedale-territorio, e cioè dalle dimissioni all’assistenza domiciliare. Il nuovo sistema consentirà, inoltre, di inserire nel fascicolo elettronico di ogni utente interessato copia della documentazione clinica. Sarà anche possibile inserire fotografie scattate a letto dei pazienti con possibilità di teleconsulto con uno specialista, ad esempio nelle lesioni da decubito o di stomie. L’informatizzazione dell’Adi consentirà, infine, di ridurre il ‘rischio clinico domiciliare: ogni operatore sarà nelle condizioni di conoscere la storia clinica del paziente e di accedere alle informazioni utili all’assistenza”.
Tutti i tablet in dotazione sono, tra l’altro, in grado di leggere il codice a barre della tessera sanitaria e di connettersi al sistema centrale per fornire in tempo reale i dati delle prestazioni erogate. Per garantire la sicurezza del trattamento delle informazioni verrà utilizzato un sistema intranet con password per singolo operatore.
“D’ora in poi – ha aggiunto Candela – le 5.000 dimissioni protette l’anno e tutte le valutazioni domiciliari saranno registrate direttamente in modo informatico permettendo di correlare prestazioni e costi a carico del Sistema sanitario nazionale”.