Dipendente Amia ucciso, il suocero: |"Violentava e picchiava mia figlia" - Live Sicilia

Dipendente Amia ucciso, il suocero: |”Violentava e picchiava mia figlia”

Emanuele Pilo, 27 anni (nella foto), ucciso da Gioacchino Di Domenico, 63 anni era stato denunciato dalla moglie per atti persecutori, violenza e aveva dato fuoco alla loro abitazione. Nei suoi confronti era anche stato emesso un ordine di allontanamento. Ieri sera la tragedia.

PALERMO, VIA BRASCA
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Gioacchino Di Domenico

Gioacchino Di Domenico

PALERMO – Litigi continui, poi la separazione e le persecuzioni. Un percorso triste e doloroso quello che ha condotto due famiglie, ieri sera, alla tragedia. Sono quelle di Valeria Di Domenico, 26 anni, ex moglie di Emanuele Pilo, 27 anni, morto sotto gli spari del fucile da caccia del suocero, Gioacchino Di Domenico, 63 anni: la ragazza l’aveva già denunciato tempo fa per stalking e nei suoi confronti la procura di Palermo aveva emesso un ordine di allontanamento. Ma il giovane non riusciva a rassegnarsi alla fine del matrimonio, dal quale erano nate due bambine che oggi hanno cinque e otto anni.

Di Domenico ha anche raccontato agli investigatori della sezione Omicidi della squadra mobile guidata da Carmine Mosca, che l’ex genero aveva incendiato la casa in cui viveva con la moglie, qualche mese fa. Ma non solo. Il 63enne, interrogato oggi, ha aggiunto alcuni dettagli che hanno descritto la vita della figlia come un vero e proprio inferno: Pilo, che era un dipendente Amia, avrebbe fatto uso quotidiano di sostanze stupefacenti e avrebbe picchiato spesso la moglie costringendola poi, a rapporti sessuali non consensienti. La coppia era sposata dal 2004, ma da almeno due anni sarebbero venuti a galla i comportamenti violenti del ragazzo, dal quale la moglie aveva deciso di prendere le distanze. E nel frattempo, fioccavano le denunce alle forze dell’ordine.

Le piccole, ieri sera, erano a casa dei nonni con la madre, Valeria Di Domenico, 26 anni, che in quella villetta di via Brasca aveva cercato rifugio per mettere fine a una volta e per tutte a quegli episodi che aveva descritto alla polizia come vere e proprie persecuzioni. Ma Pilo era esasperato e ieri sera è andato a casa dell’ex suocero portando con sé un coltello da cucina. Ha parcheggiato la macchina davanti al cancello del civico 9a ed ha suonato al campanello.

Di Domenico è uscito, è iniziata una discussione. Le liti continue con la ragazza e le denunce per stalking avevano alimentato un rancore senza fine e c’è voluto poco perché si accendessero gli animi. Il 63enne e Pilo hanno così continuato a discutere animatamente, il ragazzo avrebbe impugnato il coltello che aveva addosso e l’ex suocero si è difeso sparando. Due colpi di fucile – legalmente detenuto –  che hanno ucciso sul colpo il 27enne. L’anziano, reo confesso, ha atteso l’arrivo della polizia accanto al cadavere del giovane. In queste ore viene ancora interrogato, poi avverrà la convalida del fermo. Per tutta la notte sono stati ascoltati parenti della coppia, che avrebbero confermato gli screzi tra i due coniugi e l’ormai rapporto sentimentale in frantumi.

 


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