Pene riviste, un’assoluzione e dissequestro del covo dove Provenzano ha passato l’ultimo periodo della sua latitanza.
La prima sezione della corte d’appello di Palermo, presieduta da Salvatore Scaduti, ha assolto l’imprenditore Liboro Spatafora dall’accusa di associazione mafiosa, per cui era stato condannato a otto anni di reclusione in primo grado. E’ disposto il dissequestro del covo in cui il boss aveva passato l’ultimo periodo della sua latitanza, riconsegnandolo al pastore Giovanni Marino che dovrà comunque scontare cinque anni di pena.
Per gli altri fiancheggiatori di Provenzano ricalcolate le pene. Carmelo Gariffo, nipote di Provenzano, dovrà scontare 13 anni e 8 mesi. Francesco Grizzafi, nipote di Totò Riina, 13 anni. Giuseppe Lo Bue ha avuto confermato i dieci anni del primo grado. Il padre Calogero, come Bernardo Riina, dovranno scontare otto anni.