CATANIA – Ancora luoghi di pregio artistico del centro storico “protette” dal Comune per impedire la sosta selvaggia e rendere agevole l’accesso pedonale.
In particolare, piazza San Francesco d’Assisi, che nei mesi scorsi è stata parzialmente pedonalizzata dall’amministrazione comunale, è stata restituita alla gradevole fruizione della sua bellezza con la sistemazione di dissuasori, ingentiliti da piante e fiori. Ornamenti che completano l’arredo urbano della piazza senza più l’invasione delle auto, proprio davanti l’elegante Palazzo Gravina Cruyllas, dove abitò Vincenzo Bellini e in cui ha sede il Museo Civico Belliniano.
Per volere del sindaco Pogliese, elementi di arredo urbano sono stati posizionati anche davanti alla chiesa di San Placido, progettata dal Stefano Ittar e consacrata nel 1723, nell’omonima piazza nel quartiere Civita e nelle immediate vicinanze di palazzo Biscari, anch’essa spesso ridotta ad area di parcheggio, nonostante i numerosi verbali continuamente elevati della Polizia Municipale. Analogo intervento di posa di dissuasori per garantire un’effettiva pedonalizzazione, ha riguardato anche il tratto di via Crociferi prospiciente villa Cerami, spesso violato dagli automobilisti nonostante le interdizioni veicolari realizzate nella strada simbolo del barocco settecentesco di Catania.
Il capo di Gabinetto del sindaco, Giuseppe Ferraro, che coordina gli interventi di valorizzazione dei beni turistico culturali cittadini, ha fatto sapere che dopo quelli realizzati nelle scorse settimane, tra le altre, in via Sant’Anna, via Vela, slargo Sant’Agata La Vetere, piazza Dante e piazza Duomo, nel centro storico, analoghi interventi di cura e protezione di aree di particolare interesse culturale, verranno realizzati per migliorare il contesto urbano in aree che negli anni scorsi non hanno trovato adeguata attenzione.
Di Salvo: “Scelta incomprensibile”
Una scelta incomprensibile. Lo afferma il consigliere comunale Salvo Di Salvo in una nota. “Se si vuole valorizzare il centro storico e il suo patrimonio culturale non servono i dissuasori ma basterebbe renderlo pedonale attraverso un piano della viabilità strategico per il centro storico consentendo il passaggio solo ai residenti – sostiene. Se l’amministrazione sottopone al Consiglio comunale un piano straordinario della viabilità del centro storico che va verso la pedonalizzazione dello stesso anche la rappresentanza politica delle opposizioni sarà disponibile a discutere ed approvare. Un piano che abbia una visione della mobilità incentivando il percorso dei bus pubblici, della metropolitana e del car sharing. Gli interventi fatti fino a ieri dall’amministrazione comunale sono inutili oltretutto deturpano il centro storico”.
Di Salvo parla di opposizione e contesta l’amministrazione comunale: eppure lo stesso è parte del gruppo Grande Catania, espressione della maggioranza. Intanto, da Palazzo degli Elefanti, fanno notare la strumentalità dell’ennesima sterile uscita dell’ex assessore Di Salvo che, evidentemente, non ricorda di aver ricoperto il ruolo di assessore all’urbanistica e decoro urbano per 5 anni. una uscita strumentale.
Il capogruppo
Niente di strano per l’uscita di Di Salvo. A parlare è il capogruppo Sebi Anastasi. “Ogni consigliere comunale ha la libertà di esprimersi se non trova d’accordo alcune scelte della città. Inoltre, sin dall’inizio Di Salvo ha chiarito che, sebbene sia entrato nel gruppo Grande Catania, sarebbe rimasto consigliere di opposizione, in quanto assessore della precedente amministrazione ed eletto nella minoranza”.