Divieto di dimora a Palermo per Mario Re, ex primario del reparto anestesia e rianimazione dell’ospedale Civico. Secondo le indagini della squadra mobile e della procura di Palermo, il dottore, colpito da un provvedimento di sospensione dal suo incarico nel nosocomio palermitano lo scorso 6 aprile, avrebbe continuato a frequentare il reparto, impartendo ordini per la cura dei pazienti e anche di tipo di amministrativo.
La polizia ha dato esecuzione all’ordinanza di restrizione della libertà emessa dal gip Pasqua Seminara, su richiesta dei sostituti procuratori Sergio de Montis, Caterina Malagoli e Amelia Luise coordinati dall’aggiunto Leonardo Agueci. Mario Re era finito nell’inchiesta per le corruzione all’ospedale Civico che aveva portato all’arresto di Carlo Marcelletti, primario del reparto di carciochirurgia infantile. Gli agenti della sesta sezione della mobile e i militari del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Palermo hanno, poi, sviluppato il filone d’indagine riuscendo a svelare un sistema diffuso di corruzioni per favorire alcune aziende di fornitura di apparecchiature medicali e materiale sanitario. Così nell’inchiesta sono finiti anche Giustino Strano, coordinatore del servizio di medicina iperbarica, e, appunto, Mario Re.