AGRIGENTO – Dalla memoria all’impegno in onore di Rosario Livatino. Al Palacongressi di Agrigento si promuove la cultura della donazione: “Il sangue non si versa ma si dona”, lo slogan della giornata. Il dato positivo è l’aumento delle donazioni, ma resta basso il numero di donatori tra i 18 e i 40 anni.
Nella città dei Templi sono arrivati da tutta la Sicilia per confrontarsi, a partire dalla memoria del giudice Livatino, ucciso dalla mafia il 21 settembre di 35 anni fa. Cento i giovani in sala o collegati a distanza, la metà dei quali donatori. “Una grande giornata formativa – dice Giacomo Scalzo, dirigente generale del Dipartimento Asoe – per alimentare nelle nuove generazioni la consapevolezza del valore che va dato alla vita. Poiché il sangue per poter essere trasfuso deve essere sicuro, chi dona deve tenersi lontano dall’uso di droghe, dall’abuso di alcol, dai rapporti occasionali e da quelli promiscui. Diventare donatori, significa dunque aderire, nella piena libertà, a corretti stili di vita”.
Tante le testimonianze di chi ha già fatto questa scelta. Tra loro Vincenzo Saglimbene, 19 anni, che ha seguito l’esempio dei genitori: “Andate a donare, oltre a sentirvi bene per aver fatto aiutato chi riceve il sangue, questa azione contribuirà a migliorare la società in cui viviamo”, ha detto rivolgendosi ai coetanei.
“Il sangue non si versa ma si dona”, lo slogan delle tre giornate indette dalla presidenza della Regione nelle date commemorative di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Rosario Livatino.
“Tre giornate che trasformano il dolore in speranza, la memoria in gesto concreto di vita”, ha sottolineato nel video-messaggio di saluto proiettato in apertura, il presidente Renato Schifani: “donare sangue significa dare futuro, significa essere parte di una comunità che non dimentica e che sa prendersi cura degli altri”.
Il nodo centrale è l’età dei donatori: “C’è una flessione dei donatori giovani tra i 18 e i 40 anni. – dice Maria Ventura, dirigente Servizio 6, Centro Regionale Sangue e Trasfusionale -. Bisogna lavorare per fare aumentare il numero in questa fascia d’età evitando così di trovarci tra 10 anni senza donatori”.
Tante le finestre informative: donazione di organi, gameti. E ancora: Banche del sangue cordonale. In chiusura, lo spettacolo teatrale “SS640” di Simone Luglio e Chiara Callegari che fa il focus sull’assassinio di Livatino, sviscerandone i contenuti da un punto di vista inedito: quello del primo testimone di giustizia della storia italiana, Piero Nava.
