CATANIA – U “picciriddu”, direttamente dal Fortino di Catania, se c’era bisogno faceva favori a quelli di San Giovanni Galermo. Se c’era bisogno andava assieme agli altri a portare droga o telefonini in carcere a gente detenuta a Enna, attraverso i droni di notte. E se necessario, andava pure a comprarlo, il drone, a Palermo.
Tanto con lui c’erano quelli più grandi che al “picciriddu”, se era il caso, dicevano di comprare un regalo. Ora quel ragazzo, all’epoca 17enne e oggi maggiorenne, è indagato dalla Procura presso il Tribunale per i minorenni e per questo non si possono dire le sue generalità. Intanto ha ottenuto la scarcerazione.
L’operazione
È uno dei minorenni arrestati nell’operazione della squadra mobile di Enna e della Polizia Penitenziaria. Per lui il Tribunale del Riesame ha accolto il ricorso del difensore, l’avvocato Fabio Presenti. “U picciriddu” passa dal carcere a una comunità per minorenni.
Nelle intercettazioni, il ragazzo mostrava di starci dentro pienamente, a quel giro delinquenziale. E addirittura si vantava di essere preferito ad altri. “Hanno visto che sono leale”, si vanta, parlando con un maggiorenne.
La seconda liberazione
Assieme a lui è stato scarcerato anche un altro minorenne coinvolto nell’indagine. È difeso dall’avvocato Antonino Catalano. Lui era in comunità e ora ha ottenuto la “permanenza in casa”. Di fatto il Riesame lo ha affidato ai suoi genitori. Non saranno arresti domiciliari, ma deve restare a casa.
Secondo la polizia, il pilota del drone sarebbe stato Filippo Boccaccini, un 39enne ritenuto “insostituibile”, tanto da guadagnare anche 2 mila euro a consegna. L’addetto alle “pubbliche relazioni” con i detenuti, invece, sarebbe stato il 28enne di Librino Alessio Marino, detenuto ad Augusta.
Il “regalo”
E secondo quanto emerge dall’ordinanza, al “picciriddu” Boccaccini dice che sarebbe stato opportuno fare un regalo. E questo anche per compensarlo del viaggio che avrebbe fatto con lui. Ma un complice dice che non si può, perché in quel momento non aveva soldi; ma comunque, di pagare il ragazzo, si sarebbero dovuti occupare altri.
Per quanto riguarda gli adulti, la maggior parte delle ipotesi di reato devono ancora passare dal vaglio del Riesame, causa ferie. È quasi certo però che se ne parlerà nella prima decade di settembre, per tutti.