BARCELLONA POZZO DI GOTTO (MESSINA) – Un episodio senza precedenti si è verificato presso il carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, dove è stato rinvenuto un drone di colore grigio, dotato di telecamera, impiegato per introdurre illecitamente materiale all’interno dell’istituto penitenziario.
Droga e telefonini con il drone
Il drone è stato scoperto nelle prime ore del mattino a ridosso del muro perimetrale, nella zona serra. Ad esso era attaccata una lenza di circa 18 metri, al cui estremo pendeva un involucro avvolto in nastro adesivo bianco. All’interno del pacco sono stati trovati due telefoni cellulari — uno smartphone e un dispositivo di dimensioni ridotte — oltre a circa 18 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish.
La scoperta in carcere
Si tratta del primo sequestro di questo tipo nella struttura penitenziaria, in cui un drone è stato utilizzato per trasportare e tentare di introdurre telefoni e droga. L’episodio conferma la crescente sofisticazione dei tentativi di eludere la sorveglianza carceraria, evidenziando la necessità di rafforzare ulteriormente i sistemi di controllo e monitoraggio tecnologico.
Le autorità hanno immediatamente avviato un’indagine per individuare i responsabili del tentativo di introduzione illecita, valutando anche l’eventuale coinvolgimento di soggetti interni o esterni all’istituto.
Il ritrovamento rappresenta un campanello d’allarme per l’amministrazione penitenziaria e pone l’attenzione sull’urgenza di strategie innovative per contrastare fenomeni di questo tipo, sempre più diffusi anche in altre realtà carcerarie.