PALERMO – “Il Barcellona? Ci andrei a nuoto”. Non usa mezzi termini Paulo Dybala quando si tratta di parlare del suo futuro. D’altronde, si sa, il sogno del numero nove del Palermo è sempre stato quello di giocare insieme a Lionel Messi. Un sogno che potrebbe realizzarsi con la maglia della nazionale argentina prima che il mercato trascini la Joya lontano dall’Italia e dalla Sicilia. Perché se sul suo futuro col club c’è ancora incertezza, per quanto riguarda la scelta della nazionale non esistono dubbi: “Farò di tutto per riuscire a giocare con la maglia dell’Argentina – ammette Dybala – riguardo alla nazionale italiana sono uscite soltanto delle voci, nessuno in realtà mi ha mai contattato ufficialmente”. Ennesima porta chiusa in faccia a Conte e alla maglia azzurra, dunque, per inseguire un sogno a tinte albicelesti.
Ma il sogno più grande, forse anche più dell’esordio in nazionale, è quello di approdare in un grande club. Dall’Inghilterra rischia di scatenarsi un’asta per il giovane bomber del Palermo, ormai destinato a lasciare il capoluogo siciliano al termine della stagione. Le dodici reti realizzate finora, però, non hanno attratto soltanto l’interesse d’Oltremanica, ma anche delle big spagnole. Tra queste, indubbiamente, c’è il Barcellona del suo idolo Messi, e alla possibilità di approdare in Catalogna, Dybala non frena il proprio entusiasmo: “Al Barcellona verrei a nuoto – ammette scherzosamente l’argentino – non c’è nemmeno bisogno di cambiarmi. D’altronde si tratta solamente di attraversare il Mar Mediterraneo”.
Una gran bella nuotata per poter fare il salto di qualità. Sarà una faticaccia, ma ne varrà la pena. Tutto però passa da Palermo e dal Palermo, come sempre: se le prestazioni di Dybala dovessero mantenersi costanti, sulla scia delle dodici reti realizzate finora in stagione, allora sì che il futuro potrebbe avere delle tinte azulgrana. D’altronde, per caratteristiche fisiche e tecniche, il suo ruolo sarebbe adatto al gioco del Barcellona: “Sono una punta che può fare anche da supporto ad un centravanti. Qui al Palermo corriamo tutti e ci diamo una mano a vicenda”. E sulla gente di Palermo, che per quasi tre anni lo ha letteralmente adottato, riserva un pensiero in particolare: “Qui la gente è molto calda, i palermitani mi ricordano gli argentini”.
