L’assessore ai sogni, alla giustizia, al nulla. E poi magari, più terra terra, alla pipì, alla pupù, etc, etc, etc… Che Salemi sia diventato il set della fucina estetica di Vittorio Sgarbi, magari sarà anche una bella cosa, non discutiamo. Per noi giornalisti, poi, è uno sballo. Come si dice: wow! Ma cosa c’è dietro le quinte? Cosa resterà delle pietre di Salemi dopo l’ubriacatura mediatica di Sgarbilandia? Parliamo di cose volgarissime – e chiediamo scusa – come la viabilità, i semafori, il traffico, le strisce pedonali, gli asili, gli uffici… Non è che il riflesso mediatico non sia importante. E’ che vorremmo saperne di più sui gabinetti pubblici di Salemi e sulle buche delle sue strade.
Ps. Detto tra noi, l’arrossamento della Fontana di Trevi era una vera porcheria. R.P.
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