La notte scorsa si è spento dopo una lunga malattia l’artista palermitano Gianni Li Muli. Fine caricaturista, più volte Palma d’oro a Bordighera, designer, grande maestro della comunicazione pubblicitaria, era nato nel 1931 nel quartiere palermitano della Vucciria. Con le sue opere era approdato anche alla Sorbona di Parigi e al Moma di New York. Lo scorso anno nel Palazzo dei Normanni di Palermo si era tenuta l’unica sua antologica siciliana. Le esequie si terranno domani alle nove nella Chiesa di Santa Lucia al Borgo. Grande maestro della comunicazione pubblicitaria e caricaturista di fama internazionale, Gianni Li Muli nasce a Palermo nel 1931, alla “Vucciria”; vive i suoi primi anni con la numerosa famiglia nel quartiere del mercato, guardando da lontano i negozi di generi alimentari e pasta del papà Andrea.
L’istituto d’arte prima e il liceo d’arte, quindi la parentesi sul palco: scritturato nella compagnia di avanspettacolo di Mimì Ciampolo, si esibisce, in compagnia di Ciccio Ingrassia, nelle vesti di Boris, il prestigiatore delle due Sicilie.Tornato allo studio, conclude all’Accademia di Belle Arti di Firenze i suoi studi. Nel 1953 assume la direzione artistica del settore vetrine Standa fino al 1963, anno in cui fonda il suo studio pubblicitario a Palermo. Suoi molti dei più famosi loghi commerciali del successivo quarantennio in Sicilia e oltre. Docente di graphic design, nel 1980 si allontana dal mondo accademico per dedicarsi alla sua prima vecchia passione: la caricatura, “elevandola a forma d’arte” (Bruno Munari). L’International Institute Caricature Arts ha richiesto le “satirografie” di Li Muli per una mostra al Moma di New York. Le sue opere sono presenti in prestigiosi musei di tutto il mondo (Museo Internazionale della Caricatura di Tolentino, Sorbona di Parigi, Biennale di Venezia, Centro Sperimentale di Cinematografia), ed in prestigiose collezioni pubbliche e private. A febbraio 2007 l’ultima sua mostra, la grande antologica, a Palazzo dei Normani a Palermo.
Palermo, 5 dicembre 2008