Ognuno di noi ha un sogno radicato nel pozzo più profondo del cuore e non l’ha mai detto a nessuno. Ma se c’è un momento in cui il sogno può sciogliere le vele e navigare – sciogliersi come un voto, compiere il perimetro delle persone e delle cose e tornare da dove è venuto – è questa notte, per convenzione, per l’antica magia che si dice la abiti, perché la speranza è luminosa e cadente come i fiammiferi accesi di San Lorenzo.
Piovono sulla terra le stelle di Pascoli e di suo padre che non tornò al nido. Piovono come una visione di gioia inconcepibile. Piovono, nonostante la nostra mancanza d’abitudine alla rivoluzione, al cambiamento. Che c’è di più rivoluzionario di uno sguardo capace di staccarsi da terra per fissare un punto in cielo? Le stelle ci sono perfino nel cielo di Palermo. Anche a Palermo piovono.
Stasera c’è un bel modo di celebrarle come le parole. L’associazione Amici dei Musei Siciliani ripropone il 10 agosto 2010 (a partire dalle 22), “La Notte della Poesia”, giunta ormai alla terza edizione. In occasione dei festeggiamenti per San Lorenzo gli Amici dei Musei Siciliani invitano lettori, poeti, musicisti, professionisti ed amatori, a condividere con entusiasmo ed energie un’ iniziativa pensata e realizzata con amore per l’arte e la poesia.
“Nella straordinaria cornice dell’oratorio ornato dagli stucchi di Giacomo Serpotta, durante la notte di San Lorenzo in via Immacolatella – si legge nel comunicato -, si svolgerà un omaggio alla poesia edita o inedita che abbia come tema: la notte, le stelle, i desideri, l’amore”. L’ingresso è libero.