PALERMO- Dal caffé raddoppiato, al toast che addirittura costa 5 euro. Il bar dell’Ars torna di nuovo al centro delle polemiche. Questa volta non sono i deputati “grillini” a protestare perché i prezzi sono troppo bassi per gli onorevoli “privilegiati”, ma alcuni dipendenti dei gruppi parlamentari, stanchi dei continui aumenti di panini e bibite. Da quando i ‘cinquestelle’ hanno criticato i prezzi di favore, il menù al bar è stato rivisto al rialzo. In alcuni casi i prezzi sono raddoppiati o quasi, come per le bibite in lattina (da 80 centesimi a 1,40 euro) e i panini per i quali si paga un euro in più.
Ma non è solo una questione di euro più o euro meno. Alcuni dipendenti segnalano la qualità del cibo, tutti piatti freddi dopo che l’Ars ha chiuso le cucine del ristorante per lavori di ristrutturazione. Adesso anche per sedersi al tavolo bisogna pagare: un euro e 50 centesimi di coperto. Costi in aumento, dunque. Eppure, fanno notare i dipendenti dei gruppi, la ditta che si occupa del servizio di ristorazione non affronta diverse spese, tutte coperte dall’Assemblea: a cominciare dalla pulizia del locali.