Ha appena attraccato in porto il “Daniela L.’, il peschereccio mazarese sequestrato lo scorso 1 dicembre da una motovedetta di militari libici con a bordo sei marittimi, di cui tre mazaresi e altrettanti tunisini. Il dissequestro è avvenuto lo scorso 7 dicembre, dopo il pagamento di un’ammenda di circa 6 mila euro da parte dell’armatore palermitano Cosimo Lo Nigro che ha atteso l’equipaggio in banchina, tra gli altri, assieme ai familiari dei marittimi e al sindaco Nicola Cristaldi. “Al momento del sequestro non stavamo pescando ma eravamo in navigazione – ha detto il comandante Giuseppe Perniciaro – Inizialmente, quando siamo stati fermati, abbiamo avuto un po’ di paura. Tuttavia, anche se ci hanno tolto il pescato che avevamo a bordo, poi ci hanno trattati bene”. L’armatore Cosimo Lo Nigro, nell’evidenziare che “le perdite sono state ingenti per la proprietà del natante” ha posto l’accento sulla necessità che venga al più presto raggiunto un accordo tra l’Italia e la Libia che permetta ai pescherecci italiani di potere pescare con tranquillità nel Canale di Sicilia. “Stiamo già lavorando per questo – ha detto il sindaco Cristaldi – e di recente ho presentato una mozione sulla pesca in Parlamento, approvata dalla Camera dei deputati, affinché il governo nazionale sia investito da tale problematica e costituisca un tavolo tecnico, per il quale ho già chiesto una celere organizzazione, che possa condurre al più presto alla risoluzione della questioné. Dopo il dissequestro il ‘Daniela L.’ si è fermato alcuni giorni nel canale di Sicilia per effettuare alcune battute di pesca. Il comandante Giuseppe Perniciaro nelle prossime ore sarà sentito dai militari della Capitaneria di porto di Mazara del Vallo
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