“Mi preoccuperebbe scoprire di essere stato raggirato in una calunnia senza rendermene conto. Quando i fatti si scoprono e si contribuisce all’accertamento della verità non c’é motivo di preoccuparsi”. Il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia ha commentato con queste parole il fermo di Massimo Ciancimino, a margine della cerimonia di inaugurazione delle statue di Falcone e Borsellino esposte da oggi nell’atrio del Palazzo di Giustizia. “Certo questo – ha aggiunto – è un fatto che incrina la credibilità dei collaboratori. E’ chiaro che una dichiarazione calunniosa non è acqua fresca, però è anche vero che ci sono dichiarazioni di Ciancimino che stanno in piedi a prescindere dalla sua credibilità generica e sono riscontrate da elementi specifici”.
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