Il Commissario dello Stato per la Regione Siciliana, il prefetto Carmelo Aronica, ha impugnato alla Corte Costituzionale due norme di altrettanti disegni di legge approvati dall’Ars il 29 giugno scorso. Sono l’art. 6 della legge sulle ‘Norme in materia di vigilanza sugli enti cooperativi e di personale dell’Eas’, e l’art. 5 della norme stralciate “In favore degli Enti locali”. Secondo il Commissario dello Stato entrambe le norme sono state ritenute in contrasto con l’ articolo 81, 4 comma della Costituzione. “Corollario di tale principio – spiega il prefetto Aronica – è quello dell’equilibrio finanziario sostenibile, di cui il Patto di stabilità e crescita costituisce il principale parametro esterno”. Per il Commissario dello Stato “la copertura di nuove spese, come indubbiamente quella in esame, deve essere credibile, sufficientemente sicura, non arbitrata o irrazionale, in equilibrato rapporto con la spesa che si intende effettuare in esercizi futuri”. “Esigenze queste – rileva nell’impugnativa il prefetto Aronica – non tenute in alcun conto dalla norma contenuta nell’art. 5 che, si ripete, non quantifica la nuova maggiore spesa e non provvede a reperire le risorse con cui farvi fronte ponendosi in evidente contrasto con l’art. 81, 4 comma della Costituzione”.
(Fonte ANSA)