PALERMO – Si è insediato il Consiglio regionale dei beni culturali. Ricostituito dopo quasi 10 anni, il Consiglio è stato ridotto da 54 a 15 componenti per semplificare lo svolgimento delle funzioni ed ha compiti di indirizzo sulle politiche culturali, sulle strategie dei vari assessorati competenti, di valutazione dei progetti posti all’attenzione delle istituzioni pubbliche preposte, in particolare ovviamente dell’Assessorato ai beni culturali, all’interno del quale è allocato.
Alla prima seduta di stamane ha preso parte il Governatore Rosario Crocetta, che lo presiede, l’assessore ai Beni Culturali Aurora Notarianni e il presidente della commissione Bilancio all’Ars Vincenzo Vinciullo. I due componenti di Giunta fanno parte del Consiglio e, insieme ai presidenti delle relative Commissioni parlamentari dell’Ars, costituiscono la componente politica dell’organismo.
Ne fanno parte anche un componente del Consiglio nazionale dei beni culturali e ambientali (Giuliano Volpe), un esperto designato dalla Conferenza episcopale siciliana, un dirigente responsabile di struttura intermedia del dipartimento regionale dei Beni culturali (Giuseppe Parrello), tre docenti titolari di cattedre afferenti al settore della tutela, della valorizzazione dei beni culturali e dell’economia della cultura, indicati dai rettori delle Università di Palermo, Catania e Messina (Rosalba Panvini e Giuseppe Sobbrio), un esperto indicato della Fondazione Unesco-Sicilia (Francesco Riccobono), due componenti indicati dalla Consulta regionale degli Ordini degli architetti (Filippo Nasca) e degli Ingegneri (Cataldo Pilato), un componente indicato del Consiglio dell’Ordine degli avvocati (Ivan Chiaramonte).
“Sono molto contenta di aver contribuito all’insediamento di questo organismo – ha detto l’Assessore Notarianni – è un organo tecnico che ha compiti importanti e senza il quale manca all’Amministrazione una componente di stimolo e di confronto fondamentale che in questi anni è mancata. L’auspicio è che possa fornire degli indirizzi di lavoro importanti e soprattutto “operativi”, così da potenziare soprattutto i compiti di fruizione dei beni culturali. C’è ancora tanto lavoro da fare nel nostro settore, in termini di studi e catalogazione dell’enorme mole di materiali e siti, ma c’è soprattutto da centrare l’obiettivo della valorizzazione di questo sconfinato patrimonio”. Per l’assessore Notarianni i beni culturali “costituiscono anche i valori intorno ai quali si rifonda la comunità e il senso di appartenenza”.
Il Consiglio tornerà a riunirsi il prossimo 24 ottobre con all’ordine del giorno l’approvazione del piano paesistico e l’apertura del Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa, la più antica colonia greca di Sicilia.