CATANIA. Ci sono il giorno e la notte. Ci sono il chiaro e lo scuro. Ci sono il pieno e il vuoto. Basterebbe già tutto questo in “Volevo fare la rockstar” per raccontare una già buona atmosfera intima.
Ma le armonie sognanti finiscono col moltiplicare la profondità del disco anche attraverso gli indizi che hanno portato alla pubblicazione di oggi. La foto di copertina che la ritrae a scuola da bambina; la presenza del figlio Carlo Giuseppe nel video del singolo (“Una domenica al mare”) che ha anticipato l’uscita.
Esiste qualcosa di più intimo?
“Volevo fare la rockstar” è un disco che vive su note che scorrono via leggere e disinvolte. Non le puoi afferrare. Ti rimangono direttamente dentro. Non è un disco già sentito. E il nostro non è un mettere le mani avanti: è, anzi, l’avere “ascoltato con mano” che Carmen Consoli dimostra di non voler vivere di rendita musicale.
“Albe e tramonti si alternano all’orizzonte. Tanta vita passata e tanta a venire. Ora è tutta qui, in questo disco: ‘Volevo fare la rockstar’ è la mia nuova alba da guardare. Da me a voi”, scrive su Instagram la cantate nostrana.
Un’alba che preannuncia nuovi sogni da portare verso la linea dell’orizzonte.