Ecco quanto incassano| i comuni siciliani dall'Imu - Live Sicilia

Ecco quanto incassano| i comuni siciliani dall’Imu

Dai risultati del versamento della prima rata dell'Imu, il governo ha racconto oltre 9 miliardi di euro. Il 46 per cento degli introiti vanno alle casse comunali. Palermo e Catania, rispetto agli altri comuni siciliani, fanno il pieno con 110 e 108 milioni di euro che entrano in cassa.

I dati sugli introiti
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Arrivano i primi risultati, in euro, delle monovre definite “lacrime e sangue” del governo Monti. Raccolti circa 9 miliardi e 603 milioni di euro dalla riscossione della prima rata dell’Imu, la contestata tassa sugli immobili, scaduta il 18 giugno scorso.

Il 59% dell’incasso, si tratta all’incirca di 5,6 miliardi, andrà nelle casse dei comuni, mentre i restanti 4 miliardi, corrispondenti al 41%, andranno a rimpinguare quelle dell’erario. Il comune che ha riscosso la cifra più alta, poco più di un miliardo, è il comune di Roma, seguito da  Milano, 681 milioni, e Torino con un gettito di 428 milioni.

Per quanto riguarda i comuni siciliani, a parte Palermo, che si assesta al ventunesimo posto della lista, e Catania al ventreesimo, rispettivamente con un ammontare di 110 milioni e poco più di 108 milioni riscossi, tutti gli altri comuni dell’Isola si piazzano in posizioni medio basse, fino ad arrivare al comune di Enna, al centocinquesimo posto, che ha raccolto appena 12 milioni e mezzo di euro.

Scorrendo la lista si trova, infatti, il comune di Messina, al cinquantesimo posto, con un totale di quasi 67 milioni di euro: Siracusa alla posizione cinquantanove, con 51,115 milioni; Trapani sessantaduesima della lista, 49 milioni. Agrigento raccoglie, invece, quasi 41 milioni di euro, piazzandosi in settantanovesima posizione. Segue Ragusa, posizione ottantatré, con 35,464 milioni e Caltanissetta, posizione novantanove con un ammontare di 20,538 milioni di euro.

Il prossimo appuntamento degli italiani con l’imu è fissato per il 16 dicembre, infatti, per chi ha deciso di rateizzare il pagamento dell’imposta è quella la data di scadenza della seconda rata. Per tutti loro, si aspetta un Natale all’insegna della spending review e della sobrietà, come piace tanto al presidente del consiglio Mario Monti.


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