CATANIA – “Non verranno più rilasciate concessioni edilizie se non sarà almeno raggiunta una certa classe di risparmio energetico, e così per quanto riguarda il piano del colore. Catania è una città bellissima e deve tornare a essere splendente”. Lo ha affermato Enzo Bianco intervenendo stamattina al Forum cittadino organizzato dall’assessorato all’Urbanistica, retto da Salvo Di Salvo, per illustrare alla città la bozza di Regolamento edilizio di Catania, atteso da oltre 70 anni e fondamentale per normare un settore fondamentale perla riqualificazione della città. Un momento di confronto che continuerà per alcune settimane, prima che il Regolamento approdi in Consiglio comunale per essere approvato. A presentare la bozza – che verrà integrata dalle proposte e dai suggerimenti – l’assessore al ramo, Salvo Di Salvo, e gli architetti Gabriella Sardella e Rosanna Pelleriti, alla presenza tra gli altri del procuratore della Repubblica, Giovanni Salvi, del Rettore dell’Università degli studi, Giacomo Pignataro oltre che, naturalmente del sindaco Bianco. “Abbiamo voluto confrontarci con la città su questo importante tema – spiega Di Salvo – far sì che tutti possano discutere della bozza di Regolamento con cognizione di causa. A partire da lunedì – aggiunge – qualunque cittadino vorrà prenderne visione potrà farlo, in ossequio ai principi di trasparenza, nella sede dell’Assessorato all’Urbanistica di via Biondi”.
Tra le molte novità introdotte nella bozza, proprio le tematiche ambientali, legate all’eco sostenibilità e al risparmio energetico, oltre quelle legate alla riduzione del rischio sismico, ma anche procedure più snelle per ottenere autorizzazioni e documentazione. “La principale novità – ha evidenziato Di Salvo – è infatti legata al fatto che il precedente regolamento è datato 1935 e non fa riferimento a recenti norme regionali e nazionali in materia edilizia e urbanistica. All’interno del Regolamento – prosegue – abbiamo inserito le norme di edificabilità relative alla questione ambiente, alla bioedilizia e alla messa in sicurezza dal punto di vista sismico, prevedendo anche una serie di interventi di premialitá nei confronti dei cittadini che possono adeguare il proprio immobile dal punto di vista dell’efficienza energetica, sismica ma ha anche una impostazione su un’ottica della semplificazione amministrativa”.
Ma, ed è il sindaco a volerlo sottolineare, il Forum di oggi ha inaugurato soprattutto un metodo: quello della discussione aperta prima che vengano prese importanti decisioni relative alla città, al suo aspetto e alla sua crescita futura. “Questo è il metodo che noi vogliamo lanciare – afferma il primo cittadino. Tutte le grandi scelte che riguardano Catania non verranno assunte dentro un palazzo, senza discuterne. Il regolamento edilizio è un atto importante, la città lo aspetta da molti decenni e finalmente si potrà completare un’opera fondamentale. Ma lo faremo discutendo con tutta la città, con i protagonisti economici, con l’Università ma anche la Magistratura”. Bianco si sbilancia anche sulla tempistica, prevedendo la possibilità che l’atto, rivisto alla luce dei suggerimenti esterni, possa approdare in Consiglio subito dopo Sant’Agata.
Il regolamento edilizio e’ stato voluto fortemente dalla scorsa Commissione urbanistica che ha lavorato con gli Ordini professionali e l’Ance per costruirne la struttura portante – sottolinea Alessandro Porto, ex presidente della commissione Urbanistica – poi si e’ arenato poiche’ si e’ preferito dare priorita’ ad altre cose. L’incontro di oggi – continua – rappresenta il primo esempio di urbanistica partecipata”.
Soddisfazione tra gli ordini professionali che da tempo sollecitavano le varie amministrazioni per avere uno strumento moderno, adeguato alle attuali normative. Come sottolinea Santi Cascone, presedente dell’Ordine degli Ingegneri. “Al regolamento edilizio comunale abbiamo lavorato da tanti anni – spiega Cascone. È un iniziativa che abbiamo avviato quattro anni fa sollecitando l’amministrazione a dotarsi di un nuovo strumento che potesse consentire un’edificazione in città in linea con i principi fondamentali dell’ecosostenibilitá e dell’ambiente. Quello di oggi – evidenzia – è un primo passo ma molto importante perché, dopo una serie di riunioni e incontri, la proposta che è stata elaborata dagli ordini di Ingegneri, Architetti e dall’Ance è stata recepita nella sua totalità da parte. È il primo passo per la riqualificazione della città – conclude. Non è l’atto risolutivo, ma un punto di partenza significativo perché va nella direzione giusta”.