CATANIA – Una moratoria sull’aumento dei limiti del campo elettromagnetico sul territorio di Catania: è quanto chiede la Consigliera del Terzo Municipio “Borgo Sanzio” Angela Cerri, a seguito della raccolta di tantissime istanze di segnalazione da parte dei cittadini catanesi e varie associazioni, come il Comitato Sicilia Senza Elettrosmog, Italia Senza Elettrosmog, Federazione F.I.S.I., Movimento per la Legalità, Comitato Cittadino Vulcania Ambiente, Comunità in progresso, Confedercontribuenti Sicilia, La Girandola, Onda, Nuovalepanto2021, G.R.I.S.E., Come Ginestre ed altri.
La mozione è stata trasmessa al capogruppo consiliare del Partito democratico per la presentazione e discussione in Consiglio comunale.
La mozione sull’elettrosmog
“Sono state inviate – si legge in una nota di Cerri – dalle associazioni di categoria, diverse lettere al sindaco Trantino in cui si chiede di emanare una ordinanza che vieti qualsiasi incremento dei valori di attenzione di campo elettrico da radiofrequenza a Catania, mantenendoli fissati a 6 V/m”.
“Non vi sono ragioni tecniche e/o tecnologiche – si legge ancora – che giustifichino un aumento del limite ed il 5G può essere implementato senza alcuna necessità del suddetto aumento dei valori di attenzione. Bisogna approvare, urgentemente, una delibera con la quale l’ente locale si oppone all’incremento fino al valore di 15 Volt/metro che rappresenta più del doppio del valore attuale. La posizione del Comune di Catania deve essere ben chiara ed anche oltre gli schieramenti di partito”.
Continua Cerri: “In base ai principi di ragionevolezza, prudenzialità e sostenibilità, qualunque innalzamento dovrebbe essere fatto solo a seguito di evidenze medico-scientifiche, il principio precauzionale e di prevenzione, fatto proprio dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia europea, mette inequivocabilmente in primo piano la protezione della salute”.
“Moratoria di almeno 5 anni”
“Sulla base di ciò – prosegue Cerri – il Consiglio comunale di Catania dovrebbe formalizzare la propria opposizione a qualsivoglia aumento del limite precauzionale del campo elettrico senza una comprovata e documentata analisi medico-scientifica che dimostri, con assoluta certezza, l’innocuità delle radiofrequenze sulla salute umana e sull’ecosistema”.
“Il Comune – si conclude la nota – dovrebbe richiedere una moratoria di almeno cinque anni e la implementazione imminente di studi di ricerca scientifica e clinici. L’aumento dei limiti rischia di esporre la popolazione a un’eccessiva dose di campo elettrico nella fascia delle microonde con potenziali rischi per la salute, specialmente per le fasce della popolazione più fragile.”