Europee, Antoci eletto a Bruxelles: le altre icone antimafia frenano - Live Sicilia

Europee, Antoci eletto a Bruxelles: le altre icone antimafia frenano

L'ex presidente del Parco dei Nebrodi il più votato tra i Cinquestelle

PALERMO – L’unico certo dell’elezione è Giuseppe Antoci, ex presidente del Parco dei Nebrodi scelto da Giuseppe Conte come portabandiera del Movimento cinque stelle elle elezioni europee.

Al di fuori di Antoci, la pattuglia dei candidati ‘antimafia’ ha fatto segnare il passo in questa tornata elettorale.

Antoci centra l’elezione a Bruxelles

Antoci, con oltre 64mila voti, è il più votato nella lista M5s in Sicilia e Sardegna e sarà suo il seggio assegnato ai pentastellati. Caterina Chinnici, figlia del fondatore del pool antimafia di Palermo, è soltanto terza nella lista Forza Italia-Noi Moderati, dove le prime due posizioni sono ricoperte dagli assessori regionali Edy Tamajo e Marco Falcone.

Orlando alla finestra

Leoluca Orlando, storico sindaco della primavera di Palermo, dovrà attendere le decisioni dei vertici di Avs per sapere se i suoi 18.738 voti basteranno per staccare il biglietto destinazione Bruxelles.

La lista di Bonelli e Fratoianni, infatti, potrebbe ottenere un seggio con i resti ma prima dell’ex sindaco di Palermo ci sono Ilaria Salis e Mimmo Lucano. Questi ultimi, però, potrebbero accettare l’elezione in altre circoscrizioni.

Alfano e Aiello fuori dai giochi

Nessuna speranza, invece, per Sonia Alfano (Azione) e Piera Aiello (Libertà). La prima, figlia del cronista ucciso dalla mafia barcellonese, ha raccolto 4.938 voti nella lista Azione che non ha superato il 4%.

La seconda, testimone di giustizia e cognata di Rita Atria, ottiene 3.619 voti ma Libertà, il progetto federativo di Cateno De Luca, non supera lo sbarramento.

Nulla da fare anche per Ismaele La Vardera. Il giovane deputato regionale vicino a De Luca, che nelle vesti di ‘Iena’ in tv ha azionato più volte le leve dell’antimafia, ha raccolto 20.271 voti ma lo sbarramento impedisce alla lista di partecipare all’assegnazione dei seggi.

Fuori causa anche Michele Santoro. Anche il popolare giornalista televisivo, noto per l’impegno contro Cosa nostra, si è infranto con la sua lista Pace terra Dignità sul muro dello sbarramento.

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