Paolo B. lo conoscono tutti, anche se non tutti sanno il suo nome. E’ il pittoresco ometto che urlava (e urla): “Forzapalermooooo” a Tgs Studio Stadio. Quell’urlo lo ha reso famoso. Visto il successo, Paolo B. lo ripropone in tutte le salse. Allo stadio, per strada, alla presentazione dei giocatori. La celebrità risiede nella atipicità dell’atto. Paolo B. è un signore piccolo e manseuto, con cappello e maglietta rosanero. Mai ti aspetteresti da lui una siffatta impresa fisica. Ma quando dà fiato alle trombe Paolo diventa un Attila. Somiglia a un tricheco ululante e zannuto. Mette paura. Mise paura a Kjaer, appena arrivato al “Barbera”. Simon K. guardava Paolo B. e sopra la sua testa si disegnava, chiarissimo, il pensiero: “Dove cappero sono capitato?”.
Ebbene, nonostante tutto, Paolo B. ha una fede incrollabile. I rovesci rosanero non lo scoraggiano. L’abbiamo incontrato alla presentazione di Delio Rossi. Prima ci ha rivelato: “La principessa Giovanna era una donna di facili costumi”. E noi gli siamo grati per lo scoop e per le frasi misteriose che ci affascinano e che lui, di tanto in tanto, ci regala. Poi ha urlato il suo: “Forzapalermoooo”. Un domani, sarà difficile per l’otorino raccapezzarsi tra le macerie del condotto uditivo dei presenti. Conferenza stampa di Rossi. Solite parole di Zamparini: “Voglio aprire un ciclo”. Solite parole del mister di turno: “Il carattere di Zamparini non mi preoccupa”. Inutile ricordare perfino i volti, i nomi e le promesse delle persone che si sono succedute su quella sedia da Torquemada, sorridendo, accanto al loro carnefice. In lontananza si sentiva l’eco della voce di Paolo B. Il suo “Forzapalermoooo!” oltrepassava i vetri, cadeva in sala stampa… Faceva tenerezza, ma faceva anche pensare. Gli allenatori passano, come le promesse. Perfino il presidente passerà. Invece, quella voce, appiccicata da qualche parte sulla coda di una stella cometa, resisterà per sempre.
