Un bambino di quattro anni è sottoposto ad accertamenti all’ospedale San Paolo di Milano per verificare se sia affetto da epatite anomala. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera nelle pagine milanesi, il bimbo – primo caso sospetto registrato a Milano – presentava un colorito giallognolo, e valori del fegato molto alterati ed è arrivato in ospedale nei giorni scorsi. Altri due piccoli pazienti, per cui la malattia è confermata, di sei e undici anni, sono ancora in cura all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo (il secondo ha dovuto subire un trapianto di fegato).
Il bambino assistito al San Paolo è l’unico nuovo sospetto, per il momento. La direzione generale Welfare lombarda chiede di vedere se il trend di epatiti di origine sconosciuta ha subito variazioni al rialzo rispetto agli anni scorsi, come pare stia avvenendo nel Regno Unito. “Non c’è motivo di allarmarsi – tranquillizza Giuseppe Banderali, direttore di Pediatria e Neonatologia all’ospedale San Paolo – . Siamo in una fase in cui le istituzioni devono dare l’allerta per arrivare a un quadro più preciso. Serve un’operazione di rete a livello europeo e mondiale, anche perché i dati che abbiano finora sono a macchia di leopardo”.