Epatite infantile, 'stato di massima attenzione' - Live Sicilia

Epatite infantile, attivata la rete di sorveglianza: ‘stato di massima attenzione’

Oggi la Federazione Italiana Medici Pediatri ha incontrato il ministro Speranza

ROMA – “La Pediatria di Famiglia ha dato immediata disponibilità, attivando una rete di sorveglianza sul territorio nazionale per i casi di epatite che si dovessero verificare”. Lo ha affermato Antonio D’Avino, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri Fimp, che ha incontrato il ministro della Salute Roberto Speranza. “Il ministro ci ha chiesto di rafforzare l’impegno nell’attività vaccinale, in particolare contro Covid, alla luce della ripresa dell’epidemia in alcune aree della Cina, costrette al lockdown. Fimp invierà oggi le indicazioni del Ministero, perché si attivi uno stato di massima attenzione sul rischio della malattia”.

I contenuti dell’incontro sono stati confermati anche dal ministro della Salute, Roberto Speranza. “Ho incontrato stamane i rappresentanti della Federazione Italiana dei Medici Pediatri. La loro rete di prossimità è fondamentale per tutelare la salute dei più piccoli e assistere le loro famiglie. In questi giorni sono impegnati anche a monitorare eventuali casi di epatite acuta dei bimbi. L’Italia può contare in ogni momento sulla loro passione e sulla loro grande professionalità”. Lo afferma su Facebook

D’Avino ha incontrato il ministro insieme ai vicepresidenti Fimp, Luigi Nigri e Nicola Roberto Caputo. Il ministro, ha affermato D’Avino, “condivide con la Fimp un modello futuro di totale salvaguardia della Pediatria di Famiglia, in base ai risultati conseguiti e riconosciuti: nei prossimi assetti organizzativi territoriali il Pediatra di Libera Scelta potrebbe avere un ruolo fondamentale all’interno di alcune Case di Comunità, specificamente attrezzate per i minori e soprattutto nelle scuole come autorità sanitaria di coordinamento, in particolare su problematiche come i disturbi del neurosviluppo e della disabilità in generale”.

Il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie: 40 i casi nell’Ue

In totale nel mondo sono stati segnalati, ad oggi, circa 190 casi di epatite grave nei bambini. Lo ha affermato il direttore del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), Andrea Ammon, in un briefing virtuale. L’insorgenza della malattia è stata segnalata per la prima volta nel Regno Unito all’inizio aprile e da allora è stata identificata in almeno 12 paesi a livello globale. Sono inclusi 40 casi nell’Unione europea/Spazio economico europeo. L’Ecdc sta indagando sui casi di epatite grave nei bambini insieme alle autorità nazionali e all’Organizzazione mondiale della sanità.

Le possibili cause dell’epatite acuta

I casi di epatiti acute nei bambini non sono collegati ai virus tipici solitamente legati a questa condizione, ovvero i virus dell’epatite A, B, C, D ed E. Secondo vari esperti, la teoria principale è che si possa trattare di un’infezione virale probabilmente causata da un adenovirus, una famiglia comune di virus che può causare il comune raffreddore, tra le altre condizioni. Un tipo di adenovirus, in particolare, causa comunemente gastroenterite acuta e sono stati segnalati casi di epatite in bambini immunocompromessi, ma mai in precedenza in bambini sani.

Gli esperti stanno approfondendo le analisi per stabilire se l’adenovirus coinvolto sia mutato, causando così malattia più grave, o se possa agire insieme ad un altro virus, incluso il SarsCoiV2. Qualsiasi collegamento con i vaccini contro Covid-19 è stato invece escluso, poiché i bambini in Gran Bretagna, dove è stata individuata la maggior parte dei casi, non erano vaccinati. Secondo altri esperti, invece, l’immunità ridotta a causa dei diminuiti contatti sociali durante la pandemia potrebbe essere una ulteriore spiegazione.


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