"Era il deposito della ricettazione"| Scatta il sequestro del box - Live Sicilia

“Era il deposito della ricettazione”| Scatta il sequestro del box

La polizia ha denunciato un 80enne ed un 21enne

PALERMO
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PALERMO – Moto e parti meccaniche rubate, nascoste all’interno di un box della zona della Marinella. A scoprire il deposito della ricettazione la polizia che ha fatto scattare la denuncia per V.P. 80enne dello Zen e R.S.A., 21enne del quartiere “San Lorenzo”, entrambi già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. I due sono stati sorpresi dagli agenti in un box di via Calcante: era colmo di moto e parti meccaniche di provenienza furtiva.

I poliziotti sono arrivati sul posto dopo la segnalazione del dispositivo di un antifurto satellitare di una moto appena rubata che ne indicava la presenza in quella zona. I poliziotti, sulla base della segnalazione fornita dal gps della moto, hanno percorso lentamente la via Calcante, quando hanno notato la presenza sospetta dei due palermitani. Questi ultimi hanno cercato di allontanarsi, ma la polizia li ha poi individuati in un seminterrato. Qui la sorpresa: alcune moto di grossa cilindrata e un’ innumerevole quantità di parti meccaniche smontate di motocicli, poi risultate rubate. Incalzati dalle domande dei poliziotti i due non hanno potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità, al punto da riconoscere le proprie responsabilità.

Le moto e le parti meccaniche erano destinate al mercato attraverso gli annunci on line. I poliziotti, durante le fasi del controllo all’interno del box, hanno notato un mazzo di chiavi appese al muro che, da ulteriori verifiche ed accertamenti hanno appurato essere quelle di accesso ad un box attiguo; una volta aperto, al suo interno hanno così rinvenuto ulteriore refurtiva della stessa natura: accessori e altre moto di grossa cilindrata di prestigiose case produttrici, tutte risultate recentemente rubate, tra cui anche quella segnalata dal localizzatore satellitare, rivelatasi di fatto, un’inconsapevole esca per i ricettatori. 

Nel dettaglio: sei motociclette integre, altre due parzialmente smontate, telai, un organo motore ed una lunga serie di parti meccaniche, carenature, accessori e caschi, nonchè materiale per l’imballaggio e la spedizione, chiara traccia della vendita online della merce. Addosso ai due indagati è stato rinvenuto inoltre denaro contante per complessive 2.250 Euro, sulla cui provenienza non sono stati in grado di fornire plausibili giustificazioni; il denaro, ritenuto probabile provento dell’attività di vendita illecita di ricambi, è stato posto sotto sequestro. Le motociclette, dopo gli accertamenti di rito, sono state riconsegnate ai legittimi proprietari, mentre il restante materiale è stato posto in custodia giudiziale. I cittadini tornati in possesso dei propri beni hanno ringraziato gli agenti, congratulandosi per l’efficacia e la tempestività del loro intervento. Da una prima stima, il valore della refurtiva rinvenuta ammonterebbe a circa 150 mila euro.


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