Eroina e dipendenza |L'esperto: "Casi in calo" - Live Sicilia

Eroina e dipendenza |L’esperto: “Casi in calo”

Quasi tre chili di eroina sono stati sequestrati alla fine dell'anno dalle forze dell'ordine. Ma a Catania il consumo sarebbe in diminuzione rispetto a dieci anni fa. Un dato è preoccupante: i nuovi pazienti sono per la maggior parte studenti. (Nella foto, l'ultimo sequestro della Finanza)

I DATI DEL SERT
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CATANIA – Gli ultimi sequestri di eroina da parte di Carabinieri e Guardia di Finanza pochi giorni prima di Natale avevano acceso un campanello d’allarme sul ritorno di domanda della pericolosa sostanza stupefacente a Catania. Le operazioni di polizia giudiziaria però si scontrano con i dati che provengono dai Ser.T.  (Servizi sanitari per le tossicodipendenze) dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania che denotano una flessione degli assuntori di eroina. E’ importante ricordare che in questo caso parliamo di persone che hanno deciso di ricorrere al sostegno e al supporto terapeutico dei servizi offerti dall’Asp per uscire (come si suol dire) dal “tunnel”. Dal 2005 ad oggi, dunque, i consumatori di eroina a Catania sarebbero diminuiti. “Da dieci anni a questa parte – afferma Paolo Castorina, responsabile del Ser.T CT 1 – si è ridotto notevolmente il numero di soggetti trattati dai servizi che fanno uso di eroina, attraverso le strategie terapeutiche molti dei pazienti hanno lasciato i servizi e sono anche definitivamente guariti”. In totale a Catania negli ultimi 12 mesi si contano oltre 3000 pazienti seguiti dai Ser.T. 1062 sono gli assuntori di eroina, 1273 quelli di cocaina. I “dipendenti” dalla polvere bianca purtroppo aumentano ogni anno, una crescita di circa il 20%.

Paolo Castorina, Sert CT1

E se il consumo di eroina sarebbe in diminuzione, un segnale preoccupante però arriva dal profilo dei pazienti che nell’ultimo periodo hanno chiesto di poter avviare un percorso terapeutico per risolvere la “dipendenza”: si tratterebbe infatti di studenti. “L’accesso ai servizi per problematiche di eroina è straordinariamente ridotto – ribadisce Castorina. Intanto è cambiata la modalità di consumo, -aggiunge – prima era pressochè esclusivamente per via inniettiva e lì era indispensabile che ci fosse un iniziatore, qualcuno che ti accompagnasse e ti insegnasse a fare un’iniezione endovena della sostanza. Oggi invece i pazienti che arrivano sono perlopiù giovani, soprattutto studenti che hanno preso quest’abitudine a consumare eroina al nord Italia ed Europa e la sniffano o la fumano. Queste modalità attenuano alcuni rischi, ma quando si instaura la patologia di dipendenza il comportamento è assolutamente uguale e sovrapponibile a chi usava l’eroina endovena”. Una dipendenza che secondo le percentuali, in caso di eroina, accomunerebbe il 98% dei consumatori abituali.

 

 

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